Yoga con i bambini: i primi passi
Non è necessario essere degli esperti per avvicinare i propri figli allo yoga. Ecco alcune posizioni che puoi praticare tranquillamente a casa, senza rischi e senza controindicazioni. Se vuoi rendere la “lezione” più divertente, inventa una storia che faccia da filo conduttore e che tenga vivo l’interesse dei bambini, oltre a facilitarne la memorizzazione e, quindi, l’esecuzione autonoma da parte dei più piccini.
Prima di tutto, parliamo della respirazione. Spiega ai bambini che cos’è l’inspirazione e cos’è l’espirazione. Invitali a sedersi sul pavimento a gambe incrociate, con la schiena ben diritta, e ad appoggiare una mano sulla pancia. Invitali ad inspirare gonfiando la pancia e di espirare sgonfiandola. Ripeti per una decina di respirazioni all’inizio di ogni lezione, e chiedi ogni volta cosa sia l’inspirazione e cosa sia l’espirazione, finché tutti non l’avranno imparato. Nello yoga si respira sempre con il naso: salvo problemi particolari o raffreddori passeggeri, è bene insegnare ai bambini a respirare in questo modo, di gran lunga più salutare anche nella vita di tutti i giorni. L’aria che passa attraverso il naso, infatti, viene filtrata e regolata in temperatura, contrariamente a quella che entra attraverso la bocca.
Ora possiamo iniziare con alcune semplici posture.
Questo post fa parte del libro “Come liberare il potenziale del vostro bambino,
Attività 3-6 anni” di Daniela Valente. Un libro dedicato a chi desidera approfondire l’approccio Montessori e introdurlo nella propria quotidianità.
La posizione del gatto
Se avete un gatto in casa o se i bambini hanno avuto modo di osservarne uno, puoi chiedere loro se hanno mai notato il modo in cui si stira. Effettua la posizione davanti a loro e chiedi loro se i tuoi movimenti ricordano quelli del gatto:
A quattro zampe, le mani alla larghezza delle braccia, le ginocchia alla larghezza delle anche. Inspirando, sollevare la testa inarcando la schiena. Espirando, portare il mento verso il petto e incurvare la schiena, spingendola verso il soffitto. Ripetere 5-10 volte, invitando ciascun bambino a seguire il ritmo della respirazione invece di sintonizzarsi con i movimenti degli altri. Per questo sarà utile invitarli a svolgere questo esercizio (e preferibilmente anche gli altri) con gli occhi chiusi.
La posizione del cane a testa in giù
Anche in questo caso, invita i bambini a ripensare ai cani con cui sono entrati in contatto e al modo in cui questi si stirano, prima di mostrare loro la posizione. A quattro zampe come nella postura precedente, mettetersi in appoggio sulla punta dei piedi ed inspirare profondamente. Espirando, tendere le gambe restando in appoggio sulla punta dei piedi o, per chi ci riesce, appoggiando tutto il piede al suolo. Sottolinea il fatto che non sia necessario appoggiare tutto il piede. Ciò che si richiede, nello yoga, è lo sforzo per raggiungere un obiettivo, non il risultato.
Con le mani, spingere contro il pavimento per portare tutto il peso verso la parte posteriore del corpo. Mantenere la posizione per tre o quattro respirazioni. Inspirando, gonfiare leggermente la pancia; espirando sgonfiarla leggermente.
La posizione della farfalla
Si tratta di una posizione che molti bambini conoscono già ma che in genere effettuano in maniera dinamica. Nel nostro caso chiederemo di mantenerla senza muoversi. Seduti a terra, piegare le gambe e portare le piante dei piedi una contro l’altra. Raddrizzare la schiena e, tenendo i piedi con le mani, rilassare le spalle e mantenere la postura concentrandosi sulla respirazione. Inspirando, mandare l’aria giù, fino alla pancia. Espirando, farla uscire nuovamente dalle narici. Invita i bambini a non esagerare il movimento della pancia e a concentrarsi invece sulla sensazione dell’aria che entra ed esce dalle narici. La sentono sfiorare i bordi e le pareti interne delle narici stesse? Invitali ad osservare questo fenomeno, restando concentrati su di esso, mantenendo gli occhi chiusi, per 5-10 respirazioni.
La posizione del bambino
In ginocchio, seduti sui talloni, piegarsi in avanti fino a posare la fronte sul pavimento, portare le braccia lungo il corpo e respirare tranquillamente per 5-10 volte. Si tratta di una posizione calmante e rilassante, che permette di allungare tutti i muscoli del corpo.
La posizione della stella*
Sdraiati sul pavimento, a pancia in su, braccia e gambe divaricate. Invita i bambini a chiudere gli occhi e a concentrarsi sulla pancia che si gonfia (leggermente) e che si rilassa (senza contrarla). Puoi lasciarli semplicemente respirare per 30 secondi, o anche di più, se la mantengono volentieri, oppure chiedere loro di immaginare delle scene rilassanti, ad esempio di camminare a piedi nudi sull’erba o sulla sabbia, di essere una nuvola spinta dolcemente dal vento o una piuma cullata da una corrente d’aria.
Al termine della sequenza sedetevi tutti a gambe incrociate, ringrazia i bambini insegna loro il saluto utilizzato dagli yogi indiani: “Namasté” si pronuncia con le mani giunte e con un leggero inchino e significa “La Luce che è in me saluta la Luce che è in te”.
*Non amo modificare i nomi originali delle posizioni, come spesso accade in molti testi e in molti corsi di yoga. I bambini sono perfettamente in grado di memorizzare i nomi veri, che ritroveranno poi da adulti, se decideranno di continuare la pratica. Faccio un’eccezione solo per questa posizione, che si chiama “posizione del cadavere”. Non ho modificato solo il nome, ma anche la postura stessa, che propongo ai bambini con le braccia e le gambe aperte. In questo modo il corpo del bambino traccia la forma di una stella.