Vorrei fare yoga ma…
… non ho tempo, non so a chi lasciare i bambini, non ci sono corsi dalle mie parti.
Ogni giorno ricevo e-mail di persone che vorrebbero accostarsi alla pratica ma non sanno da dove iniziare.
Premesso che per praticare correttamente e per godere di tutti i benefici dello yoga è necessario l’aiuto di un buon insegnante, chiunque può avvicinarsi a questa disciplina seguendo qualche suggerimento mirato.
Quando si parla di yoga, le reazioni più frequenti sono due: c’è chi pensa che sia roba da contorsionisti e non osa nemmeno provarci, tanto meno da solo, e chi invece parte con l’equazione yoga = stretching/rilassamento, ritenendola un’attività troppo «leggera».
Ai primi vorrei dire che le posizioni da contorsionisti esistono ma che la maggior parte degli yogi non è in grado di eseguirle. Ai secondi vorrei proporre di mantenere la posizione illustrata qui sotto per tre minuti. Ne riparliamo poi il giorno dopo. 😉
A chi invece è affascinato dallo yoga e, non potendo frequentare un corso, desidera accostarsi alla pratica in attesa di un momento più propizio, vorrei proporre una posizione. Una. Praticatela inizialmente per un minuto al giorno. Sarà un minuto lunghissimo, ve lo assicuro. Quando il vostro corpo vi darà l’ok, passate a due, poi a tre minuti.
Si tratta di Viparita Karanî, una posizione semplice e alla portata di tutti (salvo problemi particolari, per i quali è bene consultare prima un medico) che probabilmente avete già provato senza sapere che fosse un’asana. Si tratta tra l’altro di una delle più antiche e delle più importanti.
Distesi sul pavimento, gambe unite e braccia lungo il corpo. Espirando, sollevare le gambe e il bacino e appoggiare quest’ultimo sulle mani. Le gambe sono tese e unite, in posizione verticale. (La posizione tradizionale prevede che i piedi siano all’altezza della testa. Questa variante, in cui i piedi sono allineati al bacino, richiede uno sforzo più intenso). Mantenere la postura per il tempo desiderato, poi scendere – espirando – lentamente, «srotolando» la colonna, vertebra dopo vertebra.
Si tratta di una posizione rilassante e rigenerante. Favorisce la circolazione, stimola il metabolismo e ha effetti benefici sulla tiroide.
Secondo i testi antichi dello yoga, si tratta di una posizione anti-invecchiamento. Si arriva fino a dire che chi pratica Viparita Karanî per tre ore ogni giorno sconfigge la vecchiaia e la morte. Se fate l’esperimento, fatemi sapere. 😉
Da un punto di vista pratico, questa posizione ha grandi benefici sul corpo (parlavamo poco sopra degli effetti benefici sulla circolazione e sul metabolismo), migliora l’equilibrio e rinforza un numero di muscoli che non riuscite nemmeno ad immaginare, ma che potrete identificare chiaramente dopo aver provato.
Praticate ogni giorno questa posizione per uno, due, poi tre minuti. Partite tranquillamente anche da trenta secondi se un minuto è troppo: uno dei principi fondamentali dello yoga è l’ascolto del corpo, che va accompagnato e mai forzato. Il dolore è il campanello d’allarme che dice «stop», oppure «la posizione non è corretta». Se avete dubbi, mettetevi davanti ad uno specchio o chiedete a qualcuno di verificare la vostra postura. I muscoli si rinforzeranno piano piano, permettendovi di mantenerla sempre più a lungo, ma è importante rispettare i propri ritmi. Non c’è competizione nello yoga, né con se stessi né con gli altri. Tutto arriva con una pratica costante.
Vi lascio per il momento con questo «compitino». E… mi raccomando, non dimenticate di respirare, lentamente, sempre attraverso il naso.