Vita di un Libro
E’ grazie alla vendita della nostra casa di famiglia a Torino che abbiamo potuto permetterci la bella casa nella quale viviamo ora.
Nello svuotare stanze e cantine chiuse ormai da anni, sono venuti fuori alcuni dei pochi ricordi che ancora conservavo della mia infanzia. Chiusi e dimenticati da tempo, proprio come quegli anni difficili, alcuni oggetti significativi hanno rivisto la luce e iniziato una nuova vita.
Come il mio primo dizionario. Acquistato in seconda elementare. Ricordo ancora l’emozione con la quale cercai la prima parola: estrapolare. La leggera delusione nel leggere una definizione decisamente poco esaustiva: eseguire un’estrapolazione. L’entusiasmo nel rendermi conto che, in quelle pagine, avrei trovato anche la definizione della parola estrapolazione. E che avrei potuto continuare all’infinito.
Quelli erano gli albori del mio amore per la lingua italiana, per le lingue in generale, per la lettura e per la scrittura. Con quel dizionario tra le mani mi sentivo grande. Era come avere il mondo in mano. Una sorta di passe-partout.
Era grosso e pesante, e le pagine erano così fini che bisognava sfogliarle con cura per non rischiare di strapparle. Ora che lo riguardo, nella sua “edizione minore”, provo tenerezza per me stessa. Quanto dovevo essere piccola per trovarlo così enorme?
Non è difficile dirlo. Ero esttamente come oggi è Leonardo. Quando mi sono ritrovata davanti il piccolo Zingarelli del 1982 il mio primo pensiero è stato di regalarlo proprio a lui.
Poi ho esitato un attimo. In confronto al dizionario francese illustrato, colorato e nuovo di zecca, richiesto tra i materiali per la scuola, il mio piccolo Zingarelli non faceva una gran figura. Ma siccome sono una sentimentale, glie l’ho dato lo stesso. Gli ho spiegato che l’avevo ricevuto quando avevo la sua età, e che si trattava di un libro per me molto prezioso. Gli ho chiesto di trattarlo con cura.
Lui lo ha tenuto con sé per tutto il giorno, e quando sono andata a dargli il bacio della buonanotte ho visto che se lo era portato anche a letto.
Gli ha trovato uno spazio nella sua piccola libreria e mi ha detto che quello è, tra tutti i suoi libri, il più prezioso.
Se io fossi un libro, non potrei desiderare di più, dalla vita…