Trovare Se Stessi: la Sfida del Secolo [video]
In un mondo in cui possiamo avere praticamente tutto quello che desideriamo, la domanda che mi viene fatta più spesso è «Come faccio a trovare me stesso?». Siamo talmente orientati verso l’esterno, che si tratti di trovare ispirazione, soluzioni o approvazione, che ad un certo punto ci accorgiamo di non riuscire più a sentire quella “vocina” interiore che ci ha guidati nei primi anni della nostra vita.
Come quando abbiamo imparato a camminare, cadendo e rialzandoci mille volte senza mai piangere o innervosirci perché avevamo semplicemente la certezza di potercela fare. Se avessimo altrettanta fiducia in noi stessi da adulti, potremmo realizzare grandi cose.
Ascoltare la propria voce interiore è come parlare una lingua straniera: se non la si pratica per molto tempo, la si “dimentica”. Ma bastano un paio di settimane di full immersion per riprendere dimestichezza con il linguaggio in questione.
Se anche tu hai perso il contatto con la tua voce interiore, il percorso che ho preparato per i lettori della mia newsletter potrà esserti utile. Si comincia prendendo confidenza con il silenzio, per poi dedicarsi alla pratica dell’attenzione.
Se alla fine della giornata ti accorgi di aver dimenticato di esercitare l’attenzione, inserisci dei reminder nel tuo telefono cellulare. Se preferisci puoi inserirmi tra i tuoi contatti su snapchat (il mio username è claudia.porta): ti manderò io dei messaggi* per ricordarti di fermarti un attimo e prestare attenzione.
Prova a fare della parola “attenzione” il tuo mantra: ti accorgerai di quante cose ti stavi perdendo…
Prova a fare della parola “attenzione” il tuo mantra per una o due settimane e ti accorgerai di quante cose ti stavi perdendo quando camminavi con la testa tra le nuvole (o con gli occhi puntati su uno schermo)!