Ti Svegli già Stanca? Forse Soffri di Bruxismo
Il bruxismo è un movimento involontario che consiste nel digrignamento dei denti e nella contrazione della muscolatura masticatoria. Nei soggetti che ne soffrono si manifesta prevalentemente durante il sonno.
Bruxismo: le cause
Una questione di stress? Non è detto. Certo, lo stress provoca tensioni mentali e fisiche e può dare il via ad episodi di bruxismo. Il movimento può poi diventare “cronico”, proseguendo anche dopo che la situazione emotiva si è stabilizzata. Per quanto mi riguarda, ad esempio, ho iniziato a digrignare i denti in seguito ad un mal di denti che nessun dentista riusciva a curare. Non me ne accorgevo e, contraendo la zona, aggravavo la situazione accentuando quell’inspiegabile dolore.
A forza di andare da un dentista all’altro, hanno finito per devitalizzarmi il dente in questione, poi anche quello accanto, sospettandolo di essere la vera causa del dolore. Niente di tutto questo mi ha dato sollievo. Mi sono quindi rivolta ad un dentista molto stimato, famoso e – ovviamente – costoso. Lui mi ha detto di aver individuato la causa: una pulpite. Curato il disturbo (e pagata la parcella salata!) il dolore persisteva. Lo stesso dentista mi ha chiesto se soffrissi di bruxismo e, in seguito alla mia risposta affermativa, mi ha proposto un bite, dispositivo atto a proteggere i denti dagli effetti spiacevoli del bruxismo. Si trattava di spendere ancora una bella cifra e, scoraggiata dall’insuccesso del suo intervento precedente, ho lasciato perdere.
Per risparmiare, ho acquistato un bite in farmacia, ma era molto ingombrante e mi creava grosse difficoltà di addormentamento, nonché ripetuti risvegli notturni. Ho quindi accantonato tutta questa storia e continuato a vivere con quel dolore che mi accompagnava da anni.
Tornando dallo stesso dentista per un controllo qualche tempo fa, lui ha notato che i miei denti erano consumati in modo asimmetrico: molto più dal lato destro (quello che mi fa male). Questo rinforzava la sua tesi: secondo lui, eliminata la pulpite il dolore avrebbe potuto scomparire, se solo avessi smesso di contrarre involontariamente la parte che mi doleva, consumandola in modo più evidente rispetto all’altra. Mi ha proposto nuovamente il bite ma io gli ho detto di averne provato uno, e che questo mi impediva di dormire. Lui me ne ha mostrato uno fatto su misura, e io ho potuto constatare che si tratta di un oggetto completamente diverso: quest’ultimo è molto più sottile, discreto e leggero.
Questa volta mi sono lasciata convincere. Si tratta di un grosso investimento ma i denti sono importanti, e l’idea di potermi finalmente liberare da questo dolore che è ormai diventato una sorta di “rumore di fondo” delle mie giornate è decisamente allettante.
Rimedi contro il bruxismo: il bite
Ho quindi deciso di tentare, e da una decina di giorni indosso il bite durante la notte. In effetti è molto meno ingombrante e per niente fastidioso. Mi sono addormentata senza difficoltà, ma la sorpresa più bella l’ho avuta il mattino dopo. No, purtroppo il dolore non era (e non è ancora) scomparso, ma ho avuto la sensazione di svegliarmi riposata per la prima volta da non so quanti anni.
Mi sono accorta di quanto l’abitudine di digrignare i denti durante la notte influisse negativamente sulla qualità del mio sonno: il mio corpo, in effetti, non era mai completamente rilassato. Mi sono anche accorta che mi capitava, se non di digrignare i denti, di tenerli stretti, contraendo tutta la muscolatura del viso, anche durante il giorno. Nel giro di qualche giorno ho imparato ad accorgermi di questo meccanismo e a rilassare la mandibola.
Il bite non è un vero e proprio rimedio perché non “cura” il bruxismo ma ne limita semplicemente i danni. Si tratta però, al momento, dell’unica proposta valida di fronte a questo disturbo e può – indirettamente – aiutare a combatterlo permettendo a chi lo utilizza di diventare maggiormente consapevole di questo movimento involontario e di rilassare intenzionalmente le zone interessate. Se si riesce a farla diventare un’abitudine, il gioco è fatto.
Non so ancora quali saranno gli effetti a lungo termine sul mio mal di denti, ma so che non riposavo così bene da anni e che, anche solo per questo, si è trattato di un buon investimento.
Il bruxismo nei bambini
Parlando con il dentista gli ho detto che anche uno dei miei tre figli digrigna i denti durante la notte. Quando è un bambino a farlo, la cosa è particolarmente impressionante perché il rumore può essere davvero forte, il che può preoccupare notevolmente il genitore. Il dentista mi ha detto però che il bruxismo nei bambini è frequente e non è un problema, e che nella maggior parte dei casi scompare da sé. Se così non fosse, lo si affronterà in età adulta.
Rilassare la zona interessata
Una volta individuato il meccanismo lo si può tamponare con il bite e, al tempo stesso, lavorare sul rilassamento della zona interessata in modo da sradicare questo riflesso incontrollato. Puoi provare con il mio esercizio di rilassamento guidato: ti permetterà di rilassare tutto il corpo, dalla testa ai piedi, e di calmare la mente. In questo modo potrai recuperare più facilmente le energie se la qualità del tuo sonno è scarsa per via del bruxismo, e imparare a portare l’attenzione a tutte le parti del corpo, compresi i denti e la muscolatura masticatoria, per riuscire a rilassarle in maniera sempre più efficace.
Post aggiornato il 20 giugno 2018
Visto il mio nuovo percorso alla scoperta dell’ipnosi, ho deciso di fare un test su me stessa e di lavorare con l’autoipnosi per sbarazzarmi del bruximmo e del bite. Seguimi per sapere come andrà a finire!
Aggiornamento: 5 dicembre 2018
Niente più bite, niente più dolori. Dopo due mesi di autoipnosi ho smesso di digrignare i denti. Ho anche accompagnato una persona che aveva lo stesso problema, risolto con una sola seduta di ipnosi. Se hai questo problema puoi quindi rivolgerti ad un ipnoterapeuta.