Sapone Fatto in Casa
Quando mi hanno proposto di recensire il libro “Fare i Cosmetici Naturali è Facile” (Edizioni Punto d’incontro) ho accettato con grande entusiasmo. Ho pensato che, dopo le bouillottes e le mascherine dello scorso anno, creme e saponette fatte in casa sarebbero state un regalo perfetto per il prossimo Natale. Ne ho parlato ai bambini e, insieme, abbiamo deciso di fare il sapone.
Una volta ricevuto il libro, però, mi sono accorta che non si trattava di un’attività adatta ai bambini. Il processo di saponificazione richiede infatti l’utilizzo della soda caustica, che è meglio tenere fuori dalla portata dei più piccini. Ho dovuto quindi (che peccato!) prendermi una mattinata tutta per me per testare una di queste ricette. Se gli ingredienti di base devono restare invariati (la quantità di soda varia in base al tipo di olio utilizzato e, anche se esistono online diversi calcolatori, essendo alle prime armi ho preferito affidarmi ai consigli dell’autrice), quelli facoltativi possono essere modificati a piacere secondo i propri gusti. Ecco quindi la mia ricetta (ricetta base tratta dal libro, con ingredienti facoltativi modificati).
Ho scelto il latte di capra perché è delicato e perfetto per le nostre pelli secche, il miele per il suo profumo e per le sue mille proprietà (antisettiche, emollienti, rigeneranti, idratanti e antiossidanti) e l’avena perché lenitiva ed emolliente.
Sapone al latte di capra, miele e avena
Ingredienti di base:
250 g di olio di oliva
250 g di olio di avocado
250 g di olio di cocco
150 g di burro di karité
105 g di soda
295 g di acqua distillata
Ingredienti aggiuntivi:
2 cucchiai di miele
4 cucchiai di latte di capra
4 cucchiai di avena macinata (per un effetto esfoliante potrete lasciarla in fiocchi)
Procedimento:
Radunate tutto il materiale. Vi occorreranno: due termometri da cucina non metallici che arrivino fino a 100°C, una capiente terrina di ceramica, di vetro o di plastica, un recipiente di vetro resistente al calore, un vasetto di vetro (per pesare la soda), un recipiente di acqua fredda (eventualmente con cubetti di ghiaccio) per raffreddare la soluzione di acqua e soda, che terrete pronto vicino al recipiente nel quale preparerete la soluzione stessa) due spatole di gomma o silicone, una bilancia di precisione, uno o più stampi (se non ne avete potrete utilizzare un cartone di latte al quale avrete tolto uno dei lati lunghi, un frullatore a immersione, guanti di gomma, occhiali protettivi, mascherina o foulard. Anche un aiutante adulto non guasterebbe, a dire il vero, soprattutto se (come me) siete alle prime armi. Ci sono diverse tappe da seguire contemporaneamente, materiali da avere prontamente a disposizione… anche qualche foto scattata durante il procedimento non mi sarebbe dispiaciuta. 😉
Preparate il vostro piano di lavoro (in un ambiente arieggiato), che proteggerete con una tovaglia di plastica o con diversi strati di fogli di giornale. Pesate e misurate tutti gli ingredienti, poi mettetevi all’opera. Per pesare la soda indossate guanti, occhiali e maschera di protezione. Meglio assicurarvi che i bambini non siano nei paraggi. Posatela in un posto sicuro, lontano dal piano di lavoro per evitare di rovesciarla e di inalarla.
Nel primo recipiente, versate il burro di karité. Collocate il recipiente su fuoco dolce, a bagno maria.
Nel secondo (di vetro, resistente al calore) versate l’acqua e poi, con estrema cautela, la soda (attenzione: bisogna versare la soda nell’acqua e non viceversa). Mescolate con la spatola finché la soda non sarà sciolta. A questo punto la soluzione raggiungerà alte temperature e sprigionerà vapori tossici. E’ necessario prestare molta attenzione e non respirare sopra il recipiente. Inserite un termometro nel liquido e collocate il recipiente nel un catino di acqua fredda precedentemente preparato.
Nel frattempo il burro di karité si sarà sciolto. Potrete ora aggiungere gli altri oli. Mescolate e, con il secondo termometro, verificate la temperatura. Quando i due termometri giungeranno ciascuno ad una temperatura di 27° (la soda può arrivare fino a 25), le due soluzioni saranno pronte per essere mescolate. Versate lentamente la soluzione di soda negli oli (e non viceversa!). Mescolate lentamente, poi energicamente, poi passate al frullatore ad immersione (o procuratevi un aiutante muscoloso).
Nel momento in cui una goccia di liquido che ricade sulla superficie vi lascia sopra una leggera traccia prima di essere assorbita (questa fase si chiama in “nastro”) potrete incorporare gli ingredienti aggiuntivi (il miele va sciolto in anticipo a bagnomaria, la farina di avena spolverizzata gradualmente sul composto mentre mescolate).
Versate il sapone nello stampo,coprite bene con una pellicola trasparente. Mettete il vostro stampo in una scatola che disporrete in un luogo fresco (all’interno di una borsa termica oppure avvolta con una coperta) o nel forno spento. Lasciate riposare per 24 ore senza aprire né spostare il contenitore.
Sempre indossando guanti, occhiali e mascherina, ripulite gli utensili e metteteli a bagno in acqua e aceto prima di lavarli con un prodotto per i piatti.
Ventiquattro ore dopo, sempre indossando guanti e maschera, sformate il vostro sapone e tagliatelo se necessario. Ora il sapone andrà lasciato maturare all’aria in un luogo fresco e asciutto, al riparo dal sole, per quattro settimane. Eh sì, bisognerà avere un po’ di pazienza ma in questa fase il sapone è ancora troppo aggressivo per la pelle. Se volete regalare le vostre saponette per Natale, quindi, non c’è tempo da perdere!
E siccome questa doveva essere una recensione, lasciatemi dire due parole anche sul libro. Una vera miniera di informazioni con tante idee e ricette per realizzare prodotti semplici e naturali partendo dagli ingredienti che tutti abbiamo in casa. Non solo saponi ma anche creme, maschere, struccanti, deodoranti, balsami per labbra e molto altro. Un vero attentato alla mia to-do list!