Run4me Lierac

Cos’è che fa si che mettiamo radici in un posto? Il fatto di esserci nati? O di averlo scelto tra tutti i possibili luoghi al mondo? L’averci incontrato l’amore? O l’avervi seminato un progetto?

Sono nata in un posto, ne ho scelto un altro, poi un altro e un altro ancora. In un altro luogo ho incontrato quello che sarebbe diventato mio marito e il padre dei miei figli. Che sono nati in tre Paesi diversi. Lasciandoceli tutti alle spalle ci siamo trasferiti in uno splendido paesino della Provenza, dove entrambi abbiamo fondato un’associazione. Yoga per me, calcetto per lui. Come al solito ci siamo integrati benissimo e partecipiamo attivamente all vita del nostro paesello.

Eppure, come al solito, la voglia di ripartire si ripresenta. La nostra vita è come un mandala, di quelli che i monaci buddisti disegnano con la sabbia. Quando un progetto è concluso lo ammiriamo un attimo e poi via, un colpo di mano e si ricomincia. Si riparte. Ci si reinventa.

Qui in Provenza abbiamo raggiunto il nostro record di stanzialità: sette anni nello stesso posto. Per quanto ne siamo ancora innamorati, il richiamo del mondo là fuori è irresistibile.

C’è chi dice che siamo pazzi. Che fuggiamo da noi stessi. Chi invece ci ammira per il coraggio di mollare tutto e rimetterci in gioco, senza alcun attaccamento a ciò che abbiamo costruito.

No, il nostro nomadismo non è un fuggire. Lo è stato, in passato, e ci è bastata una volta per capire che quando fuggi il tuo malessere te lo porti dietro come uno zaino. Non è una fuga, dicevo, ma una voglia irresistibile di scoprire, conoscere, esplorare.

Nel nostro vagabondare non abbiamo mai avuto difficoltà di integrazione, perché in ciascun luogo abbiamo portato le nostre esperienze e competenze, e le abbiamo messe a disposizione degli altri. Quando ti presenti con un regalo che arricchisce la vita di tutti, vieni accolto a braccia aperte anche nei luighi più ostici (come ci avevano  presentato il paesino in cui viviamo felicemente ora).

Ma noi siamo arrivati con un bel regalo per gli abitanti di questo paese: una scusa per uscire di casa, per riconnettersi con il proprio corpo e per socializzare.

Queste sono le riflessioni che mi sono venute in mente quando mi hanno proposto di parlare di Run4me Lierac, un’iniziativa pensata apposta per le mamme. Durante i primi mesi di vita del bambino ci si sente spesso isolate. La cura del bambino assorbe tutte le nostre energie e l’attività fisica passa in secondo piano. Entriamo in un circolo vizioso: diventiamo sedentarie, il corpo si appesantisce e l’umore ne risente. Se uscissimo a fare un po’ di moto potremmo facilmente invertire la tendenza: l’attività fisica infatti stimola la produzione di serotonina, detta anche l'”ormone della felicità”. Un aiuto efficace per uscire dall’insoddisfazione relativa al proprio aspetto fisico e, al tempo stesso, lavorare per ritrovare la tonicità perduta.

Già. Ma chi me lo tiene il bambino mentre vado a fare sport? Questo è il problema di molte neomamme (e l’alibi di tante altre 😇). Lo sanno bene le due mamme fondatrici di Mammafit, un’associazione sportiva dilettantistica che organizza sessioni di fitness con il passeggino, con il marsupio, con il pancione, e non solo.

Run4meLierac

Mammafit è presente in diverse città italiane  (trovi tutte le info sul loro sito). Se sei a Milano e dintorni puoi partecipare all’allenamento organizzato in collaborazione con Lierac. Ti aspettano anche tanti prodotti Lierac in omaggio!

Un modo originale per tornare in forma ma anche per socializzare, uscendo dal proprio guscio e ritrovando il buonumore, che illuminerà le giornate di tutta la famiglia!