Riflessioni sulla Musica
Durante lo scorso fine settimana abbiamo fatto un viaggio-lampo per assistere alla prima comunione di un cuginetto. Mentre viaggiavamo in auto con la musica in modalità “random” è venuta fuori una vecchia canzone, di Lucio Battisti.
Quelle note hanno risvegliato in me forti emozioni. Forti al punto che, guardando mio marito, mi sono chiesta (e gli ho chiesto) se anche a lui certe canzoni scatenassero reazioni emotive così intense.
Poi, nel tentativo di raccontargli a cosa fosse legata quella canzone, mi sono accorta che in realtà la associavo ad un momento terribile della mia vita. Un periodo in cui tutto il mio mondo stava cadendo a pezzi. Ma allora perché le emozioni che stava provocando erano così dolci?
Dopo averci rimuginato un po’, credo di aver trovato la risposta: in quel periodo terribile la musica (e tra le altre quella particolare canzone) era la mia consolazione. Era il mio rifugio. La mia medicina.
E di quel periodo che ho rimosso dalla memoria affiorano, a suon di musica, solo i ricordi belli, di quando chiudevo la porta e ascoltavo Battisti. E tutti i problemi sembravano sparire, almeno per un po’.
Che l’arte aiuti a vivere meglio non l’ho certo scoperto io. Ma sperimentarne la potenza in modo così evidente fa un certo effetto…