Power Nap e Stimulant Nap: il Riposino che ti Ricarica
Durante l’anno punto la sveglia prima di tutti per dedicarmi alla meditazione, che è diventata la mia priorità assoluta: se ci rinuncio ne pago le conseguenze in termini di umore, efficacia e capacità di concentrazione.
Durante le vacanze estive i ritmi sono sempre un po’ sballati: si va a letto tardi, ci si sveglia quando ci si sveglia… e poi qui in Provenza si fa un consumo smodato del vino rosé, che non è certo il miglior alleato della pratica.
Risultato: pur dormendo più del solito e infilando la mia ora di meditazione in altri momenti della giornata (eh sì, quando i figli crescono ci si può addirittura concedere un’ora intera per meditare!) mi sentivo molto stanca. Sicuramente anche il caldo ha fatto la sua parte.
Il Rilassamento Profondo
Un ottimo modo per recuperare energie nel corso della giornata è il rilassamento profondo. Ma quest’estate ho «scoperto» anche il classico pisolino pomeridiano. Avendolo sempre considerato una perdita di tempo, non me lo sono mai concesso, nemmeno quando i bambini erano piccoli e non mi facevano dormire di notte. Durante i loro riposini preferivo sempre essere «produttiva». Lo scrivo tra virgolette perché questo atteggiamento porta inevitabilmente al crollo, e infatti così è stato per me, all’epoca.
La «Power Nap»
Oggi sono molto più «zen» e ho accettato l’idea che il mondo possa andare avanti per una mezz’oretta senza il mio contributo. Da qualche parte ho sentito parlare di “power nap“, e ho subito googlato il termine per capire di cosa si trattasse. La power nap non è altro che il classico pisolino breve (massimo 20-30 minuti, per evitare di entrare nel sonno profondo e avere poi difficoltà a svegliarsi). Niente di nuovo, insomma, e niente di utile per me, che ho difficoltà a riemergere anche da un sonnellino di soli 15 minuti.
La «Stimulant Nap»
Scorrendo però la pagina di Wikipedia dedicata all’argomento, ho trovato quello che faceva per me: la stimulant nap. Si tratta di un riposino di 15-20 minuti preceduto da una tazzina di caffè o da un’altra bevanda stimolante. La caffeina impiega dai 15 ai 30 minuti per fare effetto, permettendoti di riposare come un angioletto senza svegliarti con la testa nel sedere, come dicono i francesi per indicare una persona intontita dalla stanchezza.
Tra pochi giorni torneremo ai nostri ritmi abituali, e forse non avrò più bisogno della mia stimulant nap, ma posso dire che mi ha letteralmente salvato la vita durante i mesi estivi, e che vi farò ricorso senza esitare quando avrò bisogno di recuperare.
E tu?
Ti capita di fare il riposino? Come recuperi in caso di stanchezza eccessiva durante la giornata?