My Green Book e la Nostra Passione per la Carta
Questa frase di Jim Rohn mi ha sempre fatta sorridere perché sono anche io una grande estimatrice dei quaderni bianchi, nei quali investo somme che all’occhio inesperto potrebbero apparire spropositate. Ma ho questa smisurata passione fin da quando ero bambina, e ritengo che le mie idee meritino un degno contenitore.
Qualche sera fa, dopo aver dato il bacio della buonanotte ai miei figli ormai addormentati, stavo per coricarmi quando mi è venuta in mente un’idea. Tengo sempre un taccuino (in questo momento uso My Green Book, ricevuto in regalo da Activia) accanto al letto perché mi capita di svegliarmi con in mente qualcosa da annotare. Ma siccome quel giorno ero stata ad una conferenza e lo avevo portato con me, era rimasto nella borsa, quindi ho dovuto alzarmi per andarlo a prendere. Uscendo dalla mia camera da letto ho visto Leonardo, che dorme proprio in quella di fronte, seduto sul letto con carta e penna:
– Ma non stavi dormendo?
– Aspetta, mi è venuta in mente un’idea, devo scriverla se no poi me la dimentico.
Pochi minuti dopo dormiva di nuovo.
Leonardo è appassionato di manga e disegna fumetti e vignette. Trasferisce su carta le sue idee ma anche frasi o concetti che lo colpiscono in modo particolare.
Una volta, ad esempio, gli ho detto che «la meditazione è ginnastica per il cervello». Lui mi ha guardata, è andato a prendere carta e penna e ha disegnato questo:
La #meditazione? Ginnastica per il cervello!
Tutti e tre i miei figli sono nativi digitali e hanno lottato per conquistarsi l’accesso alla tecnologia, che io tengo strettamente sotto controllo. Questo però non ha impedito loro di sviluppare uno smisurato amore per la carta, che riempiono quotidianamente di pensieri, disegni e parole.
Probabilmente conta anche il mio esempio di mamma che, pur lavorando sul web, continua ad affidare i propri pensieri alla carta. Nella fase di incubazione delle idee, la scrittura “tradizionale” mi aiuta moltissimo a livello creativo.
Sul taccuino offerto da Activia, che sto usando in queste settimane, ho annotato appunti, idee, progetti personali e professionali, e tutte quelle piccole cose che trasformano una giornata ordinaria in una giornata degna di essere ricordata. Questo è un disegno/collage che ho fatto durante una conferenza sulla mindfulness:
Lo sapevi? Pare che le mucche, abituate a percorrere un determinato sentiero per andare al pascolo, continuino lungo lo stesso cammino anche quando si aprono nuove opportunità, magari più semplici (vedi freccia rossa nel disegno sopra). A volte capita anche a noi di percorrere sempre la stessa strada, sia essa reale o metaforica, non per scelta ma per pigrizia mentale o per semplice abitudine. Tenere un diario può aiutare ad individuare questa tendenza e a lavorare per invertirla.
Ritengo che le mie idee meritino un degno contenitore.
E tu, dove scrivi i tuoi appunti, i tuoi ricordi, le tue idee? Cellulare, tablet o taccuino?