Montessori – Vita Pratica: Imparare a Dosare
Nel metodo Montessori i bambini vengono coinvolti in molte attività del quotidiano. Cucinare è senz’altro una delle cose che preferiscono. Se fra i 3 e i 6 anni gli ingredienti vengono forniti già dosati, verso i 5-6 anni il bambino può imparare a dosarli da solo, facendo di questo gesto un’attività a sé, ovvero un’attività di vita pratica.
Come organizzare l’attività
Su un vassoio prepara tutto l’occorrente: la bilancia o la caraffa graduata, e l’acqua/farina o altro ingrediente da dosare. Volendo potrai aggiungere anche uno stracotto o una piccola spugna per asciugare l’eventuale liquido rovesciato. Ciò che il bambino andrà a dosare dovrà essere, ovviamente, presente in quantità superiore a quella richiesta.
La Bilancia
Guardate insieme la bilancia e spiegane al bambino il funzionamento. Mostragli il contenitore nel quale andrete ad inserire l’ingrediente da pesare e spiegagli che quello non va pesato: dovrete quindi impostare la bilancia in modo che, con il contenitore appoggiato sopra, questa segni zero. Spiega al bambino che il contenitore, qualunque sia la sua forma o le sue dimensioni, quando serve a contenere un ingrediente da pesare, si chiama “tara”. Non temere di confondere il bambino introducendolo a concetti e vocaboli che normalmente vengono affrontati più avanti: al contrario, grazie all’interesse suscitato dall’attività, queste parole – astratte quando vengono presentate a scuola – assumono un vero significato e si ancorano meglio nella sua memoria.
Per questa attività potrai usare la bilancia che hai a disposizione. Se disponi sia di una bilancia meccanica che di una elettronica, comincia da quella meccanica. Se poi ne hai una di quelle tradizionali, con i piatti e i pesi, non esitare a presentarla al bambino prima di questa attività, utilizzando però oggetti da pesare e non da dosare.
La Caraffa Graduata
Comincia quest’attività con dell’acqua. Se il bambino ha già lavorato con i travasi non avrà difficoltà nel compiere i gesti necessari. La principale differenza consiste nel peso e nelle dimensioni degli oggetti da manipolare: presta attenzione a queste caratteristiche in modo che non rappresentino un ostacolo. Ma la vera sfida di questa attività, rispetto ai semplici travasi, è la precisione: non ci limitiamo infatti a trasferire un liquido da un contenitore all’altro ma cercheremo di trasferirne solo una determinata quantità.
Comincia con lo spiegare al bambino quanta acqua può contenere la caraffa (ad esempio, un litro). Anche la bottiglia contiene un litro d’acqua. Digli quindi che andrai a riempire la caraffa solo per metà, ovvero mezzo litro. Mostra al bambino la tacca del mezzo litro e spiegagli che cosa significa: mezzo litro uguale la metà di un litro: vuol dire che ci sarà una quantità uguale di acqua nella caraffa e nella bottiglia.
Sedendoti alla destra del bambino (se la tua mano dominante è la destra; alla sua sinistra in caso contrario) versa mezzo litro di acqua nella caraffa. Mostragli che hai smesso di versare quando il livello dell’acqua ha raggiunto la tacca del mezzo litro, che avevate precedentemente individuato. Ripeti al bambino che ora c’è tanta acqua nella caraffa quanta nella bottiglia.
Essendo le forme dei due contenitori diverse, il bambino potrebbe obiettare che il livello di acqua è più alto nell’uno che nell’altro. In questo caso (ma solo se è lui a fare l’osservazione) proponigli di verificare versando il liquido contenuto nella caraffa in un altro contenitore e quello rimasto nella bottiglia nella caraffa. Spiegagli che se il livello era più alto/basso nella bottiglia è perché questa è più stretta/larga rispetto alla caraffa. Chiedigli in fine che cosa succederebbe se versaste anche l’acqua precedentemente messa da parte nella caraffa: quanta ce ne sarebbe al suo interno? Qualunque sia la risposta del bambino, proponigli di verificare da sé e osservate insieme il risultato: un litro.
Se il bambino ha voglia di continuare, riempi nuovamente la bottiglia e chiedigli di versare mezzo litro d’acqua nella caraffa. Se dimostra interesse, continuate finché ne avrà voglia, sempre con quantità diverse, che andrai ad indicargli sulla caraffa stessa.
Come tutte le attività Montessori, questa ha in sé il controllo dell’errore: il bambino capirà da sé se ha sbagliato. Inutile farglielo notare. Evita di complimentarti se riesce a svolgere l’attività con precisione o di riprenderlo se sbaglia, ma lascia che si eserciti fino a perfezionarsi. Se dovesse demoralizzarsi per la sua mancanza di precisione, spiegagli semplicemente che si tratta di un’abilità che si acquisisce con l’esercizio.
Quando il bambino sarà a suo agio nel dosare l’acqua potrai spiegargli che altri ingredienti (farina, zucchero, eccetera) hanno un volume diverso e vengono dosati su una scala diversa. Ora il bambino è pronto per imparare a dosare anche questi.