Le gioie di febbraio
Mi unisco anch’io ad Amanda per celebrare le gioie di febbraio. Questo mese che dovrebbe essere il più corto dell’anno ed è invece interminabile, nell’attesa di qualche spiraglio di primavera. Per addolcire quest’attesa, Amanda ha stilato una lista delle dieci cose che le danno gioia in questo periodo, invitando le sue lettrici a “giocare” con questa idea. Ecco cio’ che mi rende felice in questo momento:
1 – La complicità crescente tra Leonardo e Gloria. Vederli ballare, imboccarsi a vicenda a tavola, condividere, rivelarsi importanti segreti nell’orecchio. Vederli cosi’ vicini mi riempie di gioia.
2 – La rapida (e un po’ tarda) evoluzione di Gloria per quanto riguarda il linguaggio. Fino a poche settimane fa solo noi riuscivamo a capire il suo linguaggio “segreto”. Poi di colpo si è sbloccata e ha iniziato a mettere insieme delle frasi di senso compiuto, in entrambe le lingue. A volte ci lascia a bocca aperta.
3 – L’evoluzione intellettuale di Leonardo. Ha trovato da solo il modo di scrivere il suo nome (visto che nessuno glie lo insegnava…), e ora gli è preso il pallino dell’inglese. Avendo occasione di frequentare persone che parlano questa lingua, ha iniziato ad incuriosirsi. Spesso mi chiede “come si dice questo in inglese? E questo?” E poi, mettendo insieme le parole che gli ho tradotto, si fa la sua bella frasetta in inglese. Il bello è che non mi chiede di tradurre una frase, ma se la costruisce da solo parola per parola. E poi identifica le parole che conosce nelle canzoni. E’ proprio cosi’ che anch’io ho iniziato ad appassionarmi all’inglese e alla traduzione. Solo che avevo 10 anni e lui ne ha 4 e mezzo.
4 – Le nuove amicizie nate via internet, con persone eccezionali come Amanda, Denise e Humble Woodcutter. Ci sono molti blog che leggo, ma con queste persone ho instaurato un dialogo che mi arricchisce quotidianamente. Grazie.
5 – I miei mille progetti iniziati. Vediamo se riesco ad elencarli tutti: due vestitini per Gloria, un coprispalle in cachemere (sempre per Gloria), un maglioncino per Leonardo, una bambola Waldorf “neonato”, pupazzi vari in stoffa e in lana per i bambini, una borsa e due maglie per me, e il Roselette top, tutto all’uncinetto, che non ho ancora iniziato ma che comincero’ probabilmente giovedi’, durante l’incontro settimanale con le ragazze del “Tricot-thé Annecy“. Sylvie, la creatrice del modello, sarà anche la mia “maestra” di uncinetto. Si’, tutte queste cose sono li’, iniziate. Quando mi viene un’idea non posso aspettare di aver finito il progetto precedente. Devo mettermi subito al lavoro. Ci metto una vita a finire ogni cosa, ma non importa.
6 – Il paesaggio che ci circonda. Finalmente riesco a fare la spesa e le commissioni senza dovermi affidare al navigatore satellitare. Comincio a conoscere i paesini nei dintorni. Il che non mi impedisce di perdermi, ma riesco ad arrivare comunque a casa sana e salva. E in genere il fatto di perdermi non mi irrita, perché scopro posti nuovi e meravigliosi. Il fatto di sentirmi immersa in un paesaggio cosi’ bello è un vero piacere, per l’occhio e per lo spirito.
7 – L’esperimento di Homeschooling che sto portando avanti con i bambini. Sto valutando la possibilità di occuparmi io stessa della loro istruzione. Siamo stati a casa una settimana in vacanza, e ho deciso di “fare finta” di averli a casa non per vacanza ma per scelta. Il risultato? Lunedi’ dovevano riprendere la scuola e invece non li ho portati. Siamo stati benissimo. Non è certo una decisione da prendere sulla base di una settimana di esperimento, ma questa settimana ci ha dato molto.
8 – La spesa. Durante questa settimana sperimentale, ho portato i bambini in luoghi che di solito evito di frequentare in loro compagnia, per paura. Paura dei capricci, paura che mi complichino troppo la vita, paura di… di non so che. Una paura che è probabilmente retaggio dei tempi in cui ero stanca e depressa, dopo la nascita di Gloria, e ogni piu’ piccolo contrattempo mi paralizzava. Siamo andati al mercato, al negozio di alimenti biologici, alla posta, a “casa delle api” (per fare scorta di miele e pappa reale). Ed è andato tutto a meraviglia. Non solo, i bambini erano felicissimi di aiutarmi.
9 – La natura, questa sconosciuta. Nata e cresciuta in città, non ho in realtà molta dimestichezza con questa meravigliosa forza nella quale ho voluto immergere la mia famiglia. Ma sfrutto il mio lato intellettuale per colmare questa lacuna. Sto imparando a conoscere le piante e gli animali che vivono qui intorno insieme ai miei figli. Armati di libri sull’argomento, andiamo insieme alla scoperta delle meraviglie della natura.
10 – I fiori. Le primule e le margherite spuntano lungo il sentiero lungo il quale passeggiamo ogni giorno. La primavera non è poi cosi’ lontana…