L’amore dopo il dolore
La prima relazione che ho avuto dopo la separazione è stata con un uomo di 45 anni senza figli. Per lui è stato facile “conquistarmi”, come è facile conquistare una città già mezza distrutta e le cui mura sono crollate. Non aspettavo altro che essere “salvata”. Mi sentivo fortunata ad aver trovato un uomo senza figli da gestire e quindi senza ex con cui dover ogni volta trattare. Tra l’altro era così buono che… non gli “davano fastidio” i miei tre figli. E siccome ero convinta che tre figli avrebbero fatto scappare a gambe levate qualunque pretendente, mi sentivo doppiamente fortunata. Sbagliavo, ovviamente, come sempre si sbaglia quando non si è lucidi.
La persona sbagliata
Poi ho incontrato un uomo più giovane di me. Anche lui senza figli e senza storie importanti alle spalle. Da un lato ero lusingata che un uomo più giovane si interessasse a me. Dall’altro, credendomi furba, mi sono detta “Non mi freghi”. Era chiarissimo che non avremmo avuto un futuro insieme, ma perché dire no a quella che poteva essere comunque una bella storia? E invece ero incappata su un “vampiro”, di quelli che si nutrono della tua energia. Se c’è un vantaggio, nell’invecchiare, è che con un po’ di esperienza alle spalle è più facile (ma non per questo meno doloroso) lasciar andare la persona sbagliata.
La persona giusta
Ma che dire di quella giusta? Esiste davvero? Ero arrivata al punto di credere di essere io, quella “sbagliata”. Ed è proprio questo l’errore più grande che fanno le persone single con una bassa autostima. Si sentono “fortunate” per aver incontrato qualcuno che le guardi anche se hanno tre figli o qualche anno in più. La verità è che chi sta di fronte ha bisogno di essere “guardato”, di essere visto, compreso, amato, tanto quanto noi. Ma quando l’autostima è solida non si scende a compromessi. Ci si ritiene fortunati per aver incontrato una persona con cui si sta bene, e non semplicemente per aver trovato qualcuno che si interessa a noi.
L’amore arriverà?
“L’amore arriverà quando non ci penserai più, quando non lo cercherai più”, mi dicevano le amiche. Una specie di legge di attrazione al contrario, insomma… se non credo a quella “dritta”, figuriamoci a quella a rovescio. O meglio, è chiaro che quando si è disperati si è meno interessanti e che quando si è equilibrati si irradia una serenità che attira certamente altre persone equilibrate.
Ma oggi so anche che puoi essere stanca, triste, sentirti sola, sentirti “sbagliata”, e incontrare qualcuno capace di guardarti davvero, di capirti profondamente, di amarti per quello che sei. Non c’è bisogno di sentirsi anche in colpa se si sta attraversando un momento difficile. Ci sono persone in grado di capirlo e di vedere oltre, di prenderti per mano e di accompagnarti mentre cerchi di uscire da quella melma. No, non ti possono tirare fuori, devi uscirne tu. Ma quanto fa bene avere qualcuno che ti tende la mano!