La valigetta degli artisti
A volte ci troviamo in situazioni in cui abbiamo bisogno che i bambini restino tranquilli. Al ristorante, a casa di amici, in coda dal dottore, ecc.
Troppo spesso, in questo genere di situazioni, ai bambini viene affibbiato un bel videogioco, il che, secondo me, è un po’come premere il tasto “off” del loro cervello.
Carta e colori funzionano altrettanto bene, costano molto meno e “lasciano acceso” il cervello. Inoltre, il bambino che disegna continua ad interagire con le persone che lo circondano. Il videogioco, invece, lo isola completamente.
Noi abbiamo una borsetta sempre in macchina, pronta per ogni evenienza.
Ma quando ho visto questa, non ho potuto resistere alla tentazione. Si tratta di una valigetta in cartone riciclato, che contiene matite di grafite, matite colorate, pastelli a cera, un taccuino e un righello, sempre in cartone riciclato.
Ormai lo sapete, sono una grande fan di Muji. E questa valigetta non potevo proprio lasciarmela scappare.
Ovviamente, i bambini l’hanno subito personalizzata.
E anche io non ho potuto fare a meno di metterci il mio zampino. Innanzitutto, dei quadernetti bianchi fatti in casa, in modo che ce ne fosse uno per ciascuno.
Poi, dei pennarelli. Per tenerli in ordine, ho fatto questo “rotolo” portapenne di feltro. Ormai visto e rivisto su così tanti libri, blog e siti vari che non saprei proprio citarne la fonte originale. Un progetto facile e velocissimo, adatto anche alle principianti.
Per quanto riguarda i pennarelli, ho scelto i giotto bebé. Anche se i miei figli sono ormai cresciutelli e a casa usano materiali “da grandi”, per le trasferte preferisco questi, che sono gli unici (almeno tra quelli che abbiamo provato noi) veramente lavabili. Così siamo certi di non andare a far danni in casa d’altri.
Poi due pochettes per tenere in ordine anche i pastelli a cera e le matite colorate…
E via. Il nostro atelier portatile è pronto per ogni evenienza!