Il massaggio del neonato
Il massaggio del neonato può essere praticato fin dai primi giorni per aiutare il bambino a rilassarsi e per rinforzare il legame con i genitori.
Esistono diverse tecniche e scuole di pensiero. Tutte però mirano al benessere del bambino e allo scambio con la mamma o il papà.
Qui vi illustro il metodo che abbiamo utilizzato con Chiara fin dalla nascita, grazie ai preziosi insegnamenti di Isabelle, un’ostetrica davvero meravigliosa.
Procuratevi un olio specifico per il massaggio del neonato, oppure dell’olio di mandorle dolci al quale potrete aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda. Scaldate l’olio nelle vostre mani prima di iniziare il massaggio.
A pancia in giù, iniziare accarezzando la schiena con il
palmo della mano, dall’alto verso il basso.
Poi, sempre dall’alto verso il basso, massaggiare con due
dita ai lati della colonna vertebrale. Ripetere per tre volte.
Dall’alto verso il basso, massaggiare con il pollice lungo la scapola sinistra. Ripetere per tre volte.
Con il palmo della mano, partire dalla spalla sinistra e
scendere verso l’anca destra, e viceversa. Ripetere tre volte per parte (spalla
destra-anca sinistra, spalla sinistra-anca destra e così via, tracciando una X).
Porre entrambe le mani alla base del collo e massaggiare
spingendole contemporaneamente verso l’esterno, poi verso l’interno. Continuare
il movimento scendendo lungo la colonna vertebrale fino alle anche, per poi
risalire e scendere nuovamente.
Girare il bambino a pancia in su, e iniziare con il piede
sinistro (alla vostra destra). Tracciare un cerchio sul tallone, in senso
orario. Ripetere per tre volte, poi una volta in senso antiorario. Per il piede
destro, tre volte in senso antiorario, poi una in senso orario.
Secondo l’ostetrica che mi ha insegnato questa tecnica, i
movimenti circolari rivolti verso l’esterno aiutano il bambino ad aprirsi al
mondo. L’ultimo, rivolto verso l’esterno, è come uno sguardo rassicurante verso
la sua vita intrauterina.
Strizzare delicatamente le dita del piede una ad una, dall’interno verso l’esterno.
Con il pollice e l’indice, tracciare dei cerchi intorno alle caviglie. Ripetere tre volte.
Allo stesso modo, tracciare (sempre tre volte) con il pollice dei cerchi intorno al ginocchio.
Accarezzare la gamba, una mano dopo l’altra, con movimenti che vanno dall’inguine verso il piede. Dopo aver ripetuto tre volte, “strizzare” per tre volte la gamba, ruotando le mani mentre risalite verso il piede.
Ripetere tutto il procedimento dalla parte opposta.
Passate ora alla mano sinistra. Con il pollice, massaggiare il palmo della mano con movimenti circolari (in senso orario a sinistra, orario a destra).
Accarezzare le dita una ad una, partendo dal pollice per arrivare fino al mignolo.
Tracciare con il pollice i soliti “cerchi” intorno al gomito.
… e intorno alla spalla.
Con entrambe le mani accarezzare il braccio, dalla spalla fino alla mano. Ripetere tre volte, poi “strizzare” tre volte, come per le gambe.
Massaggiare delicatamente la pancia con movimenti circolari. Ripetere cinque-sei volte, anche di più se il bambino sembra gradire.
Partendo dalle orecchie, accarezzare i lati del collo fino ad arrivare alle spalle. Ripetere tre volte.
Massaggiare per tre volte la fronte, dalla base del naso verso la fontanella.
Con entrambe le mani, sempre partendo dal naso, tracciare dei “raggi” prima diretti verso l’alto, poi sempre più verso l’esterno, fino a passare lungo le sopracciglia.
Accarezzare delicatamente le palpebre, dall’alto verso il basso.
Massaggiare le tempie, tracciando dei piccoli “8”.
Partendo dalla base del naso, passare con entrambi i pollici sotto l’occhio, fino ad arrivare alle tempie.
Da sinistra verso destra, picchiettare delicatamente la zona tra il naso ed il labbro superiore, come per disegnare dei “baffetti”.
Partendo dal mento, massaggiare con entrambe le mani in direzione delle orecchie.
Massaggiare i lobi delle orecchie…
Il massaggio è terminato. Ora è il momento delle coccole.
Soprattutto se è molto piccolo, è molto probabile che il bambino a questo punto sia affamato. Niente di meglio di una bella poppata o un biberon caldo.