Co-sleeping per tutti!
Nella nostra esperienza di genitori il co-sleeping è stato una costante. In modo timido, quasi “clandestino” con Leonardo, più consapevole con le bambine. Quando hanno smesso di dormire con noi, i nostri figli hanno diviso per anni la stessa camera. Arrivati in questa casa Leonardo (che aveva sette anni) ha espresso il desiderio di avere una camera tutta per sé. Le bambine hanno continuato a condividere felicemente la loro. Fino a quest’estate, quando Gloria (9 anni) ha iniziato a mostrarsi insofferente nei confronti della sorellina, che ama chiacchierare quando invece lei vorrebbe dormire o leggere tranquillamente. Ed ecco che anche lei ha iniziato a chiedere una camera tutta sua.
Quando abbiamo scelto questa casa avevamo previsto una camera per ciascun bambino. Lo spazio quindi c’era, ma occorrevano alcuni piccoli interventi per renderla utilizzabile. Gloria ha quindi dovuto aspettare un po’ prima di veder realizzato il suo desiderio.
Ieri sera per la prima volta Chiara ha dormito nella sua nuova cameretta. Quando sono andata ad augurarle la buonanotte, con grande sorpresa, le ho trovate così:
Gloria ha chiesto di poter dormire insieme a Chiara. Ovviamente non ho avuto nulla da obiettare. Quando sono tornata a dar loro un bacio prima di andare a mia volta a dormire, questa è la scena che mi sono trovata davanti:
Ovviamente non ho niente contro i bambini che dormono tranquilli nel proprio lettino senza “importunare” mamma e papà: se ne avessi avuti non sarei certo andata a disturbarli. Ma quando vengono a bussare alla mia porta i miei figli trovano, ancora oggi, un posticino nel mio letto.
A mia sorella, che sarà mamma per la prima volta a novembre e che mi ha detto: «quando ho visto il test positivo ho cambiato idea su tutto» ho regalato, oltre ad una vagonata di libri, fascia, mei tai e una cosa che ai miei tempi non esisteva ma che mi è piaciuta tantissimo quando l’ho vista: si chiama Next2Me e si può utilizzare sia come culla tradizionale che attaccata al letto di mamma e papà.
Ne ho approfittato anche per regalarle tutti gli abitini e accessori di puericultura che non avevo avuto il coraggio di dare via (perché «non si sa mai». Così prendo due piccioni con una fava: faccio spazio in casa e mi metto il cuore in pace. Ora farò la mamma di bambini grandi, e avrò una nipotina da spupazzare.