Vuoi un bambino tranquillo? Semplificagli la vita
«Il troppo stroppia» diceva mia nonna. Che si tratti di troppe cose, troppe informazioni, troppe attività, troppe opzioni tra cui scegliere, quando il bambino è sommerso dagli stimoli non ha più la possibilità di rilassarsi, di dedicarsi al gioco spontaneo o – semplicemente – di annoiarsi.
Semplificare la routine è senz’altro il primo passo per rimediare al sovraccarico cognitivo. Limitare la quantità di giocattoli, di stimoli e di informazioni aiuta il bambino ad essere meno dispersivo e favorisce la concentrazione.
Lo diceva Maria Montessori: l’ambiente nel quale il bambino vive ha un vero e proprio ruolo educativo. Semplificare questo ambiente significa lasciare spazio al bambino. Spazio per “respirare”, per crescere, per sviluppare la propria creatività e anche per rilassarsi.
Una cosa che mi colpì durante il mio corso di formazione fu il fatto che ci venisse suggerito di limitare il numero di libri a disposizione. Per me una libreria ricca e ben fornita è sempre stata sinonimo di arricchimento. Ma quali sono i volumi che – in libreria – attirano la nostra attenzione? Quelli disposti al posto giusto e nel modo giusto (di fronte e non di taglio) e non certo quelli ammassati sullo scaffale. Per fornire al bambino un’ampia scelta basterà far ruotare i titoli, sostituendo quelli per cui ha perso interesse con altri nuovi.
Favorire la concentrazione
I bambini di oggi sono continuamente bombardati dagli stimoli: immagini, suoni, informazioni… le eccessive possibilità di scelta possono creare più confusione che altro. Cercare di semplificare l’ambiente e la routine quotidiana significa alleggerire il carico cognitivo: la semplicità è riposante.
Il bambino ha bisogno di “costruire se stesso” attraverso il gioco libero e l’interazione con le persone che lo circondano. Ha bisogno di sviluppare e rafforzare la capacità di concentrazione, e per farlo ha bisogno di tempo e di spazio.
Quando ha troppe scelte a disposizione il bambino si disperde. Mettendo a sua disposizione giocattoli (e, perché no, qualche vassoio montessoriano di vita pratica) accuratamente selezionati e in quantità limitata, gli offriamo la possibilità di concentrarsi più profondamente e più a lungo su ciascuno di essi.
Lo sapevi? Alcuni studi condotti da Microsoft dimostrano che la soglia media di attenzione è scesa negli ultimi anni da 12 a 8 secondi: siamo stati superati dal pesce rosso, che è in grado di restare concentrato per 9 secondi.
Per questo è importante rispettare, nella misura del possibile, i momenti di concentrazione: se il bambino si dedica ad un’attività che non ti sembra particolarmente utile ma nella quale è profondamente assorto, non interromperlo: indipendentemente dall’attività, sta rinforzando la sua capacità di attenzione.
Se abituiamo il bambino a “macinare” una grande quantità di stimoli, si sentirà perso nei momenti di quiete, e non farà che chiederne ancora.
Giocattoli consigliati
I bambini amano giochi semplici. Avrai già notato che spesso giocano più a lungo con lo scatolone che con il suo contenuto. Bambole, peluche, costruzioni e travestimenti sono grandi classici intramontabili. Il gioco più ammortizzato in assoluto in casa mia è il trenino di legno. Ci hanno giocato per anni tutti e tre i miei figli e ora lo tengo in una scatola nel soggiorno: quando ho in casa amici o parenti che hanno bambini piccoli, lo tiro fuori e so che sarà un successone.
I teli da gioco sono un altro grande classico: possono trasformarsi in travestimenti, tende, sfondi, praterie… l’immaginazione dei bambini di fronte ad un oggetto tanto semplice non smetterà mai di stupirmi.
Pastelli, matite, pennarelli, colori e pennelli (o – perché no – bombolette spray) sono altri importanti strumenti di autoespressione.
Tutto questo diventa ancora più importante per i bambini che soffrono di disturbi dell’attenzione o che passano molto tempo davanti ad agli schermi: è necessario riequilibrare con attività che li riportino al “qui e ora” e che permettano loro di concentrarsi e di esprimere la propria creatività.
[NOTA: Questo post voleva essere una traduzione di questo, ma poi la soglia di attenzione mi ha abbandonata e ha preso la sua strada…]
Leggi anche il mio libro «Giochi con me? Tanti modi creativi per accompagnare i nostri figli nella crescita»