Attachment Parenting – II
In questo post parlavo di Attachment Parenting. Chiedo scusa se utilizzo il termine inglese ma le varie traduzioni in italiano che vengono proposte non le trovo soddisfacenti.
Leonardo e Gloria sono cresciuti in totale simbiosi con noi. Marsupio, lettone, allattamento a richiesta. Non si sono quasi mai separati da noi, né l’uno dall’altro.
L’anno scorso hanno iniziato la scuola (materna steineriana a Ginevra). Tre mattine a settimana, per un totale di 10 ore e mezza.
Quest’anno si comincia sul serio, con il sistema scolastico francese. I bambini vanno a scuola la mattina alle 8,30, e li riprendo alle 16,30, quattro giorni a settimana. Niente inserimento: qui funziona cosi’. Il bambino DEVE capire, si DEVE abituare, inutile stare tanto a girarci intorno. Arrivi il primo giorno e dopo 10 minuti ti mandano via. Ovviamente frequentano classi diverse (non si sa mai, la presenza di un fratello o di una sorella potrebbe farli sentire troppo “a casa”).
E i miei bambini, iperprotetti dalla nascita, che tutte le previsioni davano per mammoni senza speranza incapaci di socializzare? Mi hanno salutata con un sorriso e in una settimana di scuola non hanno MAI pianto. Sono sereni, vanno a scuola volentieri e se la cavano benissimo. La maestra di Gloria mi ha detto addirittura che è “molto indipendente”.
Sono fiera dei miei figli. Il fatto di essere coccolati, protetti, rassicurati, non li ha trasformati in mammoni lagnosi incapaci di cavarsela da soli, ma in persone sicure di sé, pronte ad affrontare il mondo.