Amare gli Altri, Amare se Stessi
“Non puoi amare gli altri se non ami te stesso”.
Una frase che sento e leggo spesso e che, per quanto io ci abbia meditato su, continua a suonarmi stonata.
Conosco un sacco di madri che amano i propri figli ma non se stesse. Di donne che amano il proprio uomo ma non se stesse. Di uomini pazzi d’amore che non si amano. Ho visto un bambino chiamare, in lacrime, il patrigno che lo maltrattava mentre la polizia lo portava via.
Personalmente, non credo sia indispensabile amare se stessi per poter amare gli altri. L’equivoco, secondo me, è un altro, e consiste nel pensare che, se amiamo qualcuno, il merito sia di questo qualcuno. Che lui o lei sia particolarmente “amabile”.
La verità è che, se amiamo, è perché il nostro cuore è colmo di quel meraviglioso sentimento che è l’amore. Il merito, ammesso che ci sia, è tutto nostro.
I motivi per cui riversiamo tutto questo amore su una persona e non su un’altra possono essere i più disparati: una caratteristica fisica che ci “strega”, un atteggiamento che ci fa sentire bene, o anche semplicemente un concorso di circostanze. Ma quel meraviglioso sentimento che illumina la nostra vita, quella forza così portentosa da smuovere le montagne è dentro di noi.
Il concetto viene forse espresso meglio dalla frase “Non puoi dare ciò che non hai” (a patto di non cadere nella trappola del senso di colpa). Se non hai amore in te, non puoi darlo. Invece di cercare fuori, quindi, dovresti iniziare coltivandolo dentro di te.
E se sei una di quelle persone che amano gli altri ma non se stesse? Fermati un attimo a contemplare l’amore che provi per le persone che ti sono care. Concentrati sul tuo cuore, consapevole del fatto che è quella la sorgente di tanto amore. Concentrati per qualche minuto, puoi farne anche un esercizio di meditazione. Osserva la dolcezza, la tenerezza, la capacità di perdonare a coloro che ami… e rallegrati di possedere un dono così grande. Con la pratica questo immenso amore avvolgerà anche te.