Un nuovo lavoro
Chi ha letto il mio libro lo sa: flessibilità è la mia parola d’ordine. Cogliere al volo le opportunità è la mia specialità.
Un’opportunità può essere un viaggio in capo al mondo con una missione importante. Oppure un editore che decide di darti fiducia.
Ma l’opportunità può essere anche meno eclatante, e trovarsi proprio dietro l’angolo. Questo non significa che la si debba trascurare.
Ed ecco che in un momento difficile (la crisi continua a colpire e l’azienda per la quale Jean lavorava chiude i battenti) arriva una proposta. Insolita, curiosa e dalla tempistica perfetta.
La cooperativa vinicola del nostro paesello cercava una persona che si occupasse della boutique due giorni a settimana.
La cooperativa si trova a 560 metri da casa mia. Non lasciare un curriculum sarebbe stato un delitto.
Ed eccomi qui a fare ciò che amo di più in assoluto: imparare.
Da due mesi ormai inforco la mia bicicletta e pedalo in salita bruciando ben OTTO calorie a tragitto (calcolate con runtastic).
Vendo vini ed imparo a conoscere questo mondo che ho sempre trovato estremamente interessante. Esco di casa, da quel nido accogliente che dopo un po’ (di anni) inizia anche a starti stretto e incontro ogni sorta di persone: dal contadino che porta le sue uve e poi viene a prendersi il vino, all’intenditore che ti mette alla prova con mille domande tecniche. Dal turista che si porta via il rosé come una sorta di elisir di Provenza all’enologo che mi svela i segreti dei vini che lui stesso ha creato.
Vendo vini e chissà, questa cosa, dove mi porterà. Forse a soli 560m da casa. O forse… chissà.