Yoga e Linguaggio
Sono sempre più numerosi i bambini che praticano lo yoga. I benefici di questa disciplina sono numerosi. Alcuni di essi sono poco conosciuti. Durante le lezioni diyoga dedicate a loro, i bambini acquisiscono una maggiore padronanza del linguaggio, grazie al controllo della respirazione, alle istruzioni ripetute lentamente, alle canzoncine e alla riproduzione di alcuni suoni naturali.
I bambini che hanno un ritardo nello sviluppo del linguaggio, sono spesso molto dotati sul piano fisico. Una disciplina come lo yoga, che associa al movimento fisico la ripetizione di suoni, catturerà la loro attenzione molto più che una conversazione ordinaria.
Un bambino che ancora non padroneggia suoni come S e Z potrà divertirsi a sibilare come un serpente, associerà facilmente il suono alla posizione, e imparando a praticarla acquisirà la sicurezza necessaria per pronunciarlo correttamente.
I bambini che necessitano di supporto nell’apprendimento del linguaggio trarranno particolare beneficio dalle istruzioni pronunciate in maniera volutamente marcata. L’uso enfatico del linguaggio potrà apparire sciocco agli occhi di un adulto, ma ha un grande successo presso i bambini (pensate ai personaggi dei cartoni animati). Nelle classi di bambini più piccoli gli istruttori ripetono, ripetono e parlano molto lentamente. Anche se i bambini non rispondono durante la lezione, assimilano i segnali (visivi e uditivi) forniti dall’insegnante.
La parola all’ortofonista
Heather Warr, insegnante di yoga e ortofonista, sostiene che il segreto sta nella respirazione, perché quando parliamo espiriamo. “Se un bambino non ha abbastanza fiato, non potrà formulare alcuni suoni che richiedono una maggiore emissione di aria (come s e Z). Per questo lavoriamo sulle posture che favoriscono l’espansione della cassa toracica”.
Ecco un idea per insegnanti o genitori che intendono stimolare l’apprendimento del linguaggio attraverso lo yoga. “Le posizioni che iniziano con lo stesso suono sono eccellenti per favorire lo sviluppo del linguaggio” dice la Warr. “Il bambino può ascoltare il suono iniziale e raggruppare le varie posizioni in base al suolo con il quale cominciano. In questo modo i bambini si eserciterà a pronunciare i suoni mentre pratica l’asana”.