2012
Quello appena trascorso è stato un anno davvero speciale. Non solo per le enormi soddisfazioni che mi ha portato (l’avventura montessoriana, due libri pubblicati e un altro in preparazione) ma anche per il mio percorso personale. E’ stato un anno di crescita. Un anno durante il quale ho capito tante cose che mi aiuteranno ad affrontare il 2012 con maggiore leggerezza:
- Ho capito che cosa voglio fare davvero. O meglio, ho capito che non posso fare tutto quello che vorrei, e nemmeno tutto quello che gli altri vorrebbero da me. Ho stabilito quali progetti portare avanti e quali no.
- Ho capito che non si può piacere a tutti. E dopo qualche maldestro quanto infruttuoso tentativo ho deciso di non sprecare più tempo ed energie per giustificare le mie scelte, personali e professionali. Ho capito che ci sarà sempre chi troverà da ridire. E che lasciar correre è non solo un modo per facilitarsi la vita, ma può essere addirittura una buona azione (c’è chi ha bisogno di sminuire gli altri per sentirsi migliore).
Per questo 2012 mi auguro di proseguire sulla stessa strada, ma rallentando il passo, e cercando di godermi di più il momento presente.
E voi? Siete, come me, tra gli amanti dei buoni propositi, o tra coloro che rivendicano il diritto a non formularli?
Auguro a tutti uno strepitoso 2012 e soprattutto vi auguro di godervene ogni istante.
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(Nella foto: il mio little black dress di capodanno, fatto a mano)