La “Mafia Montessori”
Nei giorni scorsi un articolo apparso sul Wall Street Journal ha fatto scalpore per aver associato il nome della Montessori al termine “Mafia”. Si trattava, in realtà, di un (riuscitissimo) espediente per catturare l’attenzione dei potenziali lettori. La parola “mafia” era infatti intesa come “gruppo” e non come “associazione a delinquere”.
L’articolo, molto interessante, decantava il metodo ideato dalla nostra Maria Montessori (e, purtroppo, riconosciuto all’estero molto più che in Italia).Di tutto questo articolo la parte più interessante sta, secondo me, nei commenti.
In particolare, nella versione italiana dello stesso (pubblicata qui) un commentatore sottolinea che:
La scelta Montessoriana non e’ nella grande maggior parte dei casi una scelta casuale bensì una scelta con forte spinta motivazionale da parte dei genitori. Chi iscrive il proprio figliolo ad un circolo didattico Montessori e’ gia’ di per se appartentente ad una “elite” sociale poiche’ animato da una attenzione e da una sensibilita’ verso i problemi pedagogici dei propri figli certamente “superiori” alla media. Il metodo M. non e’ una magia, non “incentiva” ma “emphasizes” (ovvero accentua) l’ambiente collaborativo e soprattutto stimola in maniera superiore, rispetto alla scuola tradizionale, le spinte al miglioramento di se che ogni bambino, per natura, possiede e che invece vengono spesso “represse” perche’ non conformi negli altri percorsi pedagogici.
Ecco, il signor pifo (così si firma il commentatore) sottolinea, secondo me, un punto essenziale. La validità del metodo Montessori è ormai riconosciuta e consolidata a livello internazionale. Ma il vero “segreto” nel fatto che i bambini che frequentano questo tipo di scuola hanno genitori particolarmente attenti. Questa è la chiave per un’educazione “di successo” (dove per successo intendo essenzialmente la realizzazione di se stessi).
In conclusione, a chi mi chiede consigli riguardo alla scelta della scuola per i propri bambini vorrei dire solo questo: scegliete l’opzione migliore che potete (secondo i vostri personali parametri) ma ricordate: l’educazione dei vostri figli la fate soprattutto voi. Con i vostri insegnamenti, con le vostre scelte e soprattutto con il vostro esempio.