Cellule staminali da cordone ombelicale: raccolta, donazione, conservazione
Sapevi che al momento del parto è possibile raccogliere le cellule staminali del cordone ombelicale per poterle conservare o donare?
Perché è importante raccoglierle
Queste preziose cellule hanno la capacità di rigenerare l’organismo: sono una riserva di salute inestimabile e possono essere un valido supporto nel trattamento di oltre 70 malattie del sangue, tra cui:
- leucemia, linfomi, mielomi e altri tipi di tumore
- malattie non tumorali da insufficiente funzionalità midollare
- emoglobinopatie
- immunodeficienze
- problemi congeniti di metabolismo
Le cellule staminali si trovano nel cordone ombelicale, nel midollo osseo e (in misura ridotta) nel sangue periferico.
In particolare, la raccolta delle cellule staminali al momento della nascita rappresenta un’occasione unica per salvaguardare la propria salute e quella della propria famiglia se si sceglie di conservarle privatamente presso una biobanca. L’alternativa è la donazione pubblica, che vuol dire decidere di non tenere le staminali per sé ma donarle alla collettività.
Il dibattito in rete è forte. Conservare o donare? Entrambi sono gesti importanti, quello che conta è scegliere in modo consapevole e informato. Spesso gli animi si infiammano perché non si hanno a disposizione dati a sufficienza o si legge solo una parte di contenuti sull’argomento.
Ecco perché oggi voglio fare chiarezza e mettere in luce le differenze fra donazione e conservazione privata.
Conservazione privata
Decidere di conservare privatamente le cellule staminali è la migliore assicurazione biologica per la tutela della salute della propria figlia in quanto ausilio terapeutico per oltre 70 patologie.
Un servizio che nasce dalla difficoltà di ritrovare un donatore compatibile in caso di bisogno e dal crescente aumento delle patologie per cui ne è necessario l’utilizzo.
Attraverso la conservazione autologo-allogenica-famigliare (privata) le cellule staminali del cordone ombelicale del tuo bimbo restano a disposizione sia del bambino che dei suoi consanguinei.
La raccolta avviene ovunque, qualsiasi giorno dell’anno, anche di notte, le cellule staminali del campione vengono poi conservate presso una biobanca ed il servizio è a pagamento in base agli anni di conservazione scelti (10, 20, 30 anni) il costo può essere anche dilazione sino a 24 mesi.
Trattandosi di cellule staminali “proprie” ciò non comporta alcuna reazione di rifiuto da parte dell’organo in cui vengono utilizzate ed essendo raccolte al momento della nascita esse sono maggiormente compatibili con i consanguinei di primo grado (fratelli e genitori) in quanto prive di mappa anticorpale.
E’ una opportunità che dai alla tua famiglia dettata dalle evidenze scientifiche che dimostrano quanto sia importante avere a disposizione un campione di cellule staminali nel momento del bisogno:
50.000 trapianti di cellule staminali ematopoietiche/ anno di questi il 59% sono autologhi (con cellule staminali proprie, che riduce al minimo, come dicevamo prima, il rischio di rigetto).
Donazione
Il Italia la raccolta utile alla donazione si può fare solo in alcuni ospedali ed il servizio è generalmente attivo solo dal lunedì al venerdì.
Se si desidera donare il campione è bene informarsi presso la ginecologia dell’ospedale in cui si andrà a partorire così da evitare, qualora non fossero attivi, di “sprecare” questa importante opportunità.
Altre difficoltà sulla donazione pubblica sono legate al fatto che la possibilità di trovare un campione realmente compatibile non è proprio così semplice, così come le complicazioni legate ai trapianti, che spesso si portano dietro problematiche non da poco e da non sottovalutare.
Un ulteriore scoglio è dato dal fatto che i parametri per la donazione sono più stringenti rispetto alla conservazione, proprio perché “destinati ad altri”: potrebbe succedere di donare ma poi veder cestinatoil campione perché non utile alla raccolta.
Il nostro organismo è costituito da duecento tipi di cellule che vengono rigenerate continuamente dalle cellule staminali corrispondenti. Quelle utilizzate anche a scopo terapeutico sono le cellule staminali emopoietiche che si trovano prevalentemente nel sangue cordonale e nel midollo osseo.
Come organizzare la conservazione delle cellule staminali
Se hai deciso di conservare le cellule staminali del tuo bambino, esistono diverse biobanche che propongono questo servizio.
Quella di cui ti parlo oggi è InScientiaFides, una struttura sanitaria accreditata FACTNet-Cord affidabile, sicura e trasparente che si occupa della raccolta, della conservazione delle cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale e la riconsegna in caso di necessità, in qualsiasi giorno dell’anno e in qualsiasi parte del mondo. Non un semplice servizio di intermediazione ma una biobanca che gestisce l’intero processo, dalla raccolta alla riconsegna.
- Se decidi di rivolgerti ad Inscientiafides, la prima cosa da fare è chiamarli al Numero Verde gratuito 800 913 765. Riceverai tutta la documentazione necessaria e il kit per il prelievo e il trasporto del campione.
- Durante i 30 giorni che precedono il parto dovrai effettuare una serie di esami del sangue utili alla raccolta.
- Il prelievo te lo farà l’ostetrica durante il parto e può essere effettuato sia con parto naturale che con parto cesareo
- A prelievo avvenuto dovrai contattare InScientiaFides, che si occuperà di recuperare il campione entro 24 ore dal parto con un vettore sanitario idoneo al trasporto delle staminali.
- Gli specialisti di InScientiaFides ti confermeranno l’avvenuta ricezione del campione e, dopo 15 giorni, effettuate le verifiche necessari, avrai la conferma (o meno) sull’idoneità alla conservazione. In caso di non idoneità non ti verrà addebitato alcun costo.
Cosa ne pensi? Hai mai valutato la possibilità di conservare le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale?
Grazie al Progetto Missione Zero InScientiaFides spera, attraverso una maggiore informazione sull’argomento, di ridurre a zero il numero di preziosi campioni che vengono attualmente cestinati.