Mascherine fai-da-te: utili o inutili? Facciamo chiarezza una volta per tutte.
Dall’inizio della quarantena nel paesino francese nel quale vivo, si è formato un gruppo di volontarie che cuciono mascherine per tutte quelle persone che devono continuare a lavorare ma che non hanno accesso ai dispositivi medici omologati. Abbiamo donato centinaia di mascherine a cassieri, vigili del fuoco, ambulanzieri e altre persone che continuano a lavorare a contatto con il pubblico.
Il governo francese incoraggia i cittadini a portare questo tipo di mascherine quando non è possibile procurarsi quelle omologate, e l’AFNOR (Association Française de Normalization – l’organizzazione nazionale francese per la standardizzazione, membro dell’Organizzazione internazionale per la standardizzazione, che regola ufficialmente tutte le norme in vigore in Francia) ha pubblicato delle linee guida per la realizzazione delle mascherine in tessuto, alle quali ci siamo immediatamente adeguate sospendendo – ad esempio – la produzione di mascherine con cucitura centrale verticale che, pur essendo preferibili all’assenza di mascherina, sono meno efficaci di quelle approvate dall’AFNOR stessa.
La nostra Perrine Rocca ha fatto un test casalingo, senza alcun valore scientifico ma che rende l’idea, che riporto qui:
Il governo francese ha chiesto inoltre a tutte le aziende in grado di farlo, di produrre mascherine di tessuto. A tale fine la Société française des scienze de la stérilisation e la Société française d’hygiène hospitalière (società francese di scienze della sterilizzazione, SF2S e società francese di scienze di igiene ospedaliera, SF2H) hanno stilato le proprie linee guida per la produzione e l’utilizzo delle mascherine di tessuto.
Linee guida SF2S e SF2H
- Le mascherine in tessuto vanno indossate per un massimo di 4 ore, poi lavate e sterilizzate. Un metodo di sterilizzazione casalinga può essere la stiratura con vapore. La sterilizzazione non può sostituirsi al lavaggio: entrambe le fasi sono indispensabili.
- Per essere efficaci, la forma delle mascherine deve adattarsi per aderire al viso di chi la indossa.
- La SF2S e la SF2H raccomandano l’uso di tali mascherine al personale medico fuori servizio e ai pazienti positivi non ricoverati.
Mascherine fai-da-te
Nei giorni scorsi ho pubblicato un tutorial per permettere anche a chi non sa cucire di realizzare una mascherina di tipo casalingo, che ovviamente va ad AGGIUNGERSI e non a SOSTITUIRE le misure di sicurezza già attive. Il video ha ricevuto molti feedback positivi ma anche i soliti commenti polemici di chi afferma che questo tipo di mascherina sia inutile, precisando che le uniche mascherine efficaci sono le ffp2, ffp3 e chirurgiche.
Le mascherine fai-da-te sono inutili?
In un mondo perfetto, tutti noi potremmo attrezzarci di mascherine omologate. Ma nel mondo reale in cui viviamo, questo non ci è possibile. Le soluzioni a nostra disposizione sono due:
- l’approccio “tutto o niente”: non ho la mascherina omologata, quindi non porto la mascherina, lasciando che il 100% delle mie proiezioni di saliva viaggino nell’aria intorno a me.
- l’approccio “faccio il possibile”: non ho la mascherina omologata, quindi ne utilizzo una fai-da-te, trattenendo il 10% (percentuale senza dubbio non esatta, citata solo a titolo esemplificativo e volendomi mantenere volontariamente in una visione pessimista) delle mie proiezioni e – magari – evitando di contaminare anche una sola delle persone che incontro.
A cosa serve la mascherina
Sì, perché – ricordi? – la mascherina mon serve a proteggere se stessi ma a proteggere gli altri dalle proprie proiezioni. Serve a non contaminare gli altri quando si è portatori, a volte anche asintomatici, del virus.
Molti obiettano che l’uso della mascherina farebbe sentire chi lo indossa più sicuro, inducendolo a non rispettare le altre misure di sicurezza. E allora cosa facciamo? Rinunciamo a fare tutto quello che è in nostro potere per fermare questo virus o cerchiamo di INFORMARE, ripetendo fino allo sfinimento che la mascherina è una protezione in più e non un’alternativa? Personalmente, ho deciso di optare per la seconda soluzione.
Ho visto anche un video di un vigile del fuoco che “testa” le mascherine fai-da-te con una bomboletta spray. Ma certo, certo che le particelle più piccole passano, certo che – come lo abbiamo detto più volte – l’efficacia non è paragonabile a quella dei presidi medici, ma la bomboletta spray non rilascia particelle pi grandi, come invece facciamo noi, e che vengono bloccate dalla mascherina artigianale. E per fare un paragone corretto bisognerebbe testare a che distanza arrivano le particelle che attraversano la mascherina rispetto a quelle spruzzate senza alcuna barriera.
Inoltre nel test in questione si paragona la bomboletta spray allo starnuto, precisando che lo starnuto è ancora più “potente”. Ma c’è ancora qualcuno che pensa – mascherina o meno – di andare a starnutire in faccia alla gente in tempi di coronavirus? C’è qualcuno che non ha capito la storia dello starnutire nel gomito? Qui non si parla di starnuti, ma di proiezioni emesse quando si parla, e quelle la mascherina fai-da-te con filtro artigianale le filtra. Molti temono che il fatto di indossare la mascherina renda le persone meno attente alle altre misure di sicurezza ma allora, ripeto, invece di ripetere “le mascherine in tessuto sono inutili”, ripetiamo fino alla nausea “Le mascherine in tessuto sono inutili se non si rispettano al tempo stesso le altre misure di sicurezza” (compreso, ovviamente, il famoso starnutire nel gomito).
Morale della favola
A chi sa cucire, raccomando la creazione di mascherine con filtro (pile sottile, carta assorbente, PUL, tessuto a trama fitta). Molti propongono traversine, carta da forno e altri tessuti impermeabili. Personalmente non li consiglio in quanto non traspiranti ma non sono un medico né uno scienziato, quindi si tratta semplicemente di un’opinione personale.
Per chi non sa cucire, il modello proposto nel mio video, ideato da Pain de Sucre, azienda produttrice di costumi da bagno, può essere una soluzione alternativa, sempre IN AGGIUNTA e non in sostituzione di tutte le altre misure di sicurezza.
Come già detto sopra, le mascherine fai-da-te non sono – OVVIAMENTE – efficaci quanto i presidi medici e non sono un sostituto di tali presidi. Se correttamente utilizzate sono però più efficaci del NIENTE e al niente sono preferibili.