Attaccamento e amore
Qualche tempo fa parlavo del fatto di essere tornata single a quarant’anni e fischia e di quanto sia delicato il rimettersi “sulla piazza” a questa età, con tutto il bagaglio di esperienze che ci si porta dietro. Non è facile fidarsi. Potenzialmente, ti può capitare qualsiasi cosa. Anche di incontrare persone meravigliose.
Non ho avuto che belle esperienze in questi mesi, ma l’altra faccia della medaglia è il doversi (ri)abituare all’inevitabile delusione che si dà o si riceve lungo il cammino che ci separa dal partner ideale, ammesso che questo esista. Devi imparare a deludere e a sopportare le delusioni. Queste due facce della stessa medaglia sono per me altrettanto difficili. E poi devi imparare… a lasciare andare.
Se ami qualcuno, lascialo libero. Se torna, è sempre stato tuo. Se non torna, non lo è mai stato. (Khalil Gibran)
Una frase che io e le mie amiche scrivevamo sul diario da ragazzine ma il cui significato, me ne accorgo solo ora, ci sfuggiva. Crescendo, e ancor di più allevando dei figli, ho scoperto cosa significa “lasciare andare”. Che poi è un processo interiore perché – a meno di scivolare in scenari da film horror – non si può impedire all’altro di andare. Perché i nostri amati o amanti, come i nostri figli, non ci appartengono. Sono “frecce vive” scoccate dall’arco della vita. Possiamo stare lì, con le braccia aperte e la mela sulla testa, e cercare di intercettarle, ma non abbiamo nessuna garanzia.
Devi imparare a stare da sola. O cadrai tra le braccia (se non tra le grinfie) del primo che passa. “L’innamorato è la persona più debole dell’universo perché la sua felicità dipende dalla presenza e dalla disponibilità della persona amata” scrive Giulio Cesare Giacobbe. L’amore è un’altra cosa. È “l’accettazione incondizionata e assoluta dell’altro. Il donarsi all’altro. Il desiderio della sua felicità. Che diventa anche la nostra”.
Amore e libertà
“L’amore è un donarsi all’altro nell’attesa che la sua libertà ti scelga”, scrive invece Francesco Alberoni. “Noi possiano amare solo una persona libera, che ci vuole liberamente, e quindi che potrebbe anche non volerci, non amarci, tradirci”.
In questa fase della mia vita la libertà, sia la mia che quella dell’eventuale partner, mi sembra – ancor più di prima – un valore irrinunciabile. Non si è più ragazzini alle prime esperienze. Ciascuno ha la sua vita, il suo universo, il suo passato alle spalle. E, se ciascuno deve potersi sentire libero di portarsi dietro quello che ritiene importante, una nuova relazione può essere una splendida occasione per liberarsi delle zavorre emotive. Specchiarsi negli occhi di una persona nuova è un modo meraviglioso per guardarsi con occhi nuovi. Che questa persona ci resti accanto o prosegua lungo il proprio cammino, tutto è nutrimento per la nostra crescita personale.