Perdere peso grazie all’ipnosi

Ho iniziato ad interessarmi all’ipnosi qualche anno fa, quando una coppia che conoscevo, entrambi in forte sovrappeso, ha perso in poco tempo parecchi chili. Laurent era il maestro di pianoforte dei miei figli, quindi andavo ogni settimana a casa sua per accompagnare i bambini. Lui e sua moglie mi hanno raccontato di aver fatto ricorso all’ipnosi, e in particolar modo all’anello gastrico virtuale. Non avevo mai sentito parlare di anello gastrico virtuale ma avevo sotto gli occhi la prova della sua efficacia.

“A noi piace mangiare” mi ha spiegato Laurent. “Non siamo mai riusciti a stare a dieta. Ora posso mangiare quello che voglio, ma mi basta una piccola quantità per essere soddisfatto. Non sento più il bisogno di abbuffarmi”.

Ho iniziato ad appassionarmi all’ipnosi e, dopo aver letto tutto quello che potevo leggere, ho deciso di iscrivermi ad una formazione. Ho imparato a praticare l’autoipnosi e l’ipnosi terapeutica, e oggi accompagno altre persone che hanno un obiettivo da raggiungere, un trauma da superare, una fobia di cui si vogliono sbarazzare, eccetera. Le domande più frequenti? Smettere di fumare e perdere peso. Ed è proprio di questo che parleremo oggi.

L’anello gastrico virtuale

Studiando e poi praticando ho scoperto che l’anello gastrico virtuale è solo una delle tecniche che vengono utilizzate per aiutare le persone a perdere i chili in eccesso. Proprio come un anello gastrico classico, non è adatto a tutti. Funziona se il problema che causa il sovrappeso è l’iperfagia, ovvero la persona mangia più del necessario e non avverte il senso di sazietà finché non è sul punto di “esplodere”. Ma i motivi dell’eccesso di peso possono essere molti e perché la terapia si riveli efficace è necessario identificarli.

Per alcuni soggetti, ad esempio, il cibo è come una coccola: alimenti come il cioccolato, ad esempio, stimolano la produzione di serotonina. L’effetto è paragonabile a quello di un farmaco antidepressivo. L’ipnoterapeuta che lavora con una persona che mangia per “coccolarsi” lavorerà quindi su questa carenza emotiva e non sulla capienza dello stomaco.

Per altre persone ancora, i chili di troppo sono come un’armatura che serve a proteggerli. Sophie, la prima persona che ho accompagnato per la perdita di peso aveva solo 4/5 kg da perdere ma si vedeva enorme. La sua alimentazione era equilibrata e faceva regolarmente attività sportiva. Parlando del suo passato ho scoperto che era ingrassata dopo essere stata lasciata dal marito, e che non osava lasciar avvicinare altri uomini perché si trovava brutta e grassa. Abbiamo quindi lavorato sull’autostima, sulla percezione di sé e sull’idea di “voltare pagina”. Nel giro di un paio di mesi aveva perso quei chili che le servivano come scusa per non mettersi in gioco.

Ipnosi e scetticismo

“Probabilmente avrà cambiato qualcosa nella sua alimentazione” ha commentato un’amica comune “Già il fatto che sia venuta da te con l’obiettivo di perdere peso significa che era sulla buona strada”.

Molte persone “non credono” nell’ipnosi e, di fronte ai risultati inconfutabili, cercano di razionalizzare. Hanno ragione. Ovvero: l’ipnotista non ha una bacchetta magica che farà – ad esempio – scomparire i chili di troppo. In alcuni casi la persona che si rivolge a lui ha già fatto una parte del percorso, ha già preso coscienza del suo problema e ha deciso di risolverlo.

Perché funziona

Perché l’ipnosi funziona? Non certo perché il terapeuta è dotato di poteri paranormali, ma – al contrario – perché la mente di ciascuno di noi possiede risorse illimitate. A volte è semplicemente necessario un intervento esterno per sbloccare una situazione di stallo.

Pensa ad esempio ad uno scrittore. Tutti gli scrittori sanno scrivere, questa è la base del loro mestiere. Eppure gli editori affidano i manoscritti, prima di pubblicarli, ad un correttore di bozze. Per quale motivo? Perché a forza di leggere e rileggere la stessa storia, si finisce per essere talmente coinvolti che non si riescono a vedere eventuali errori, refusi, ripetizioni, o semplicemente ad averne una visione obiettiva. Basta una virgola in più o in meno e tutto il testo risulta più scorrevole. Ma sarà il correttore, a mente fresca, ad intervenire in tal senso.

Lo stesso accade con l’ipnosi. Non si può “non crederci”, e lo scrivo apposta tra virgolette, perché ci sono interventi chirurgici che vengono effettuati sotto ipnosi e questa è una prova più che sufficiente della sua efficacia. Si può non capire come funziona, e del resto non sono certa che qualcuno lo abbia capito, per il momento. Si può parlare di “effetto placebo”, e per quanto mi riguarda questa spiegazione mi va benissimo… ciò che mi interessa è il risultato. Non sento il bisogno di assumermene il merito.

Penso che, semplicemente, la nostra mente ha un potenziale immenso e che l’ipnosi può essere il “pulsante” che accende la lampadina giusta. Lo vedo ogni giorno con le persone che accompagno, e l’ho sperimentato su me stessa. Spesso di parla di mente conscia e mente inconscia. La realtà e che siamo molto di più. Non solo conscio ed inconscio ma mille altre sfaccettature che non sempre sappiamo gestire.

Se una persona, con tutto il suo essere, desidera smettere di fumare, o di mangiare in eccesso, smetterà. Se non ci riesce e perché c’è una parte di lei che vuole cambiare mentre un’altra che ritiene di avere ottimi motivi per mantenere il comportamento in questione. Attraverso l’ipnosi si cerca di comprendere queste motivazioni e di trovare una strada che permetta di mantenere i vantaggi (la sensazione di soddisfazione della cucchiaiata di nutella, ad esempio) limitando o eliminando i danni.

Il lavoro lo fai tu

Detto questo, per perdere peso è necessario assimilare meno calorie di quante se ne bruciano. Nessun ipnotista farà sparire i tuoi chili di troppo con un colpo di bacchetta magica. L’ipnosi o l’autoipnosi, però, possono aiutarti a mettere ordine nella tua mente e a “mettere d’accordo” le diverse parti di te che perseguono obiettivi diversi (una vuole dimagrire, l’altra vuole una bella dose di serotonina, o avere la pancia piena per contrastare la paura di non arrivare a fine mese). Una volta risolto il problema del volersi “proteggere” da eventuali corteggiatori, ad esempio, Sophie ha perso quei chili che le servivano da scudo. Come? Perché? Onestamente non lo so. Ma sono felice per lei.

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