Settembre
Quest’anno la pausa estiva è stata più lunga e silenziosa del solito. Non, purtroppo, perché fossi in vacanza e facessi digital detox, ma perché gli impegni e i problemi accumulati hanno avuto la meglio.
È stata un’estate di crescita e di maturazione durante la quale ho capito che mi trovo ad un punto di svolta nella mia vita. Nei prossimi mesi dovrò affrontare cambiamenti tanto dolorosi quanto necessari.
È stata un’estate di riflessione, durante la quale mi sono chiusa nel mio bozzolo non tanto per riflettere, quanto per connettermi con me stessa e capire di cosa ho realmente bisogno. Ora è venuto il momento di uscire e di affrontare il mondo, e lo faccio ripetendo a me stessa una frase che trovo bellissima, anche se non so a chi attribuirla:
Quello che il bruco chiama “fine del mondo”, il resto del mondo lo chiama farfalla.
I cambiamenti sono quasi sempre dolorosi, e io che ho la tendenza ad evitare il più possibile i conflitti ho cercato a lungo di autoconvincermi che non fossero necessari. Il problema è che a forza di mentire a se stessi si finisce col guardarsi allo specchio e non riconoscersi più.
Quando diciamo la verità esprimiamo completamente la nostra individualità. Una persona non individuata dirà solo quello che la gente vuole sentire. Una persona spaventata avrà paura di dire la sua verità. Una persona dall’ego fragile avrà paura di quello che gli altri pensano e rinuncerà alla propria autenticità.
Tanto per cominciare, ho lasciato il mio lavoro di insegnante di yoga nell’associazione per cui lavoravo. Come ogni volta che ho lasciato un lavoro, anche questa volta l’ho lasciato a qualcuno: una delle mie allieve che sta seguendo la mia stessa formazione. Non è ancora diplomata, così come non lo ero io quando ho iniziato, ma so che è pronta, e le reazioni degli allievi dopo le sue prime lezioni lo confermano.
La pratica ha portato enormi cambiamenti – spesso dolorosi ma in fin dei conti tutti assolutamente positivi – nella sua vita ed ora, proprio come era successo a me, diventa anche la sua strada professionale.
Non che avessi voglia di smettere di insegnare, anzi… ma l’associazione era diventata davvero troppo grande, i ritmi troppo sostenuti e le aspettative (sia da parte degli allievi che dell’amministrazione) troppo impegnative per me che vivo comunque con “un piede” in Italia e non voglio rinunciare alla mia vita da nomade.
Alcuni allievi affezionati hanno espresso il desiderio di continuare a praticare con me. Con questi proseguirò l’insegnamento in piccoli gruppi. Quando ho annunciato la mia volontà di lasciare l’associazione, c’è stato un momento di panico, ma alla fine tutto è bene quel che finisce bene: contenta io che avrò una maggiore flessibilità, contenti i miei allievi fedelissimi che continueranno a lavorare con me, contenta l’associazione che non si trova scoperta e contenta la nuova insegnante che fa della sua passione un mestiere.
Così mi avvio lungo la mia strada, sperando di riuscire a trasformare in positivi anche gli altri cambiamenti che mi troverò ad affrontare. Il mio segreto per restare a galla e non perdere la bussola resta sempre la meditazione che, come un faro, mi aiuta a navigare verso un porto sicuro nonostante le acque agitate.
Ci vediamo a Genova?
Intanto continuo a fare avanti e indietro dall’Italia: prossima tappa a Genova il 22 settembre. Parleremo di Montessori per Tutti, del secondo volume dedicato ai 6-12 anni che uscirà prossimamente, e di tutti i temi che avrete voglia di affrontare insieme a me. L’appuntamento è alle 16,30 in Vico Indoratori 11R. L’ingresso è libero, l’incontro si terrà all’aperto e i bambini, ovviamente, sono bene accetti.
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