Giocare con i Nostri Figli: Dobbiamo Forzarci?
Nel mio libro “Giochi con me?” ho affrontato, tra l’altro, la questione del giocare con i bambini. Molti adulti hanno l’impressione di non esserne capaci. In questo caso basta lasciarsi guidare dal bambino che, invece, è un vero esperto. Oltre a migliorare la relazione tra genitore e figlio, il gioco può rivelarsi una vera e propria terapia e aiutare l’adulto a guarire vecchie ferite.
Alcuni adulti però hanno un altro problema: non ne hanno voglia. Ci sono genitori che, pur amando immensamente i propri figli, trovano i giochi infantili estremamente noiosi e, se decidono di dedicarvisi per far piacere al bambino, lo fanno in modo goffo e forzato, ottenendo il risultato opposto a quello sperato, ovvero una bella dose di frustrazione per tutti.
Il tuo bambino vuole giocare con te
Quando dimostri entusiasmo per ciò che ti propone mandi a tuo figlio un chiaro messaggio: ciò che fai è interessante. Tu sei interessante. Ciò che dici a tuo figlio condiziona fortemente la “voce interiore” che accompagnerà il tuo bambino non solo durante l’infanzia ma per il resto della sua vita: quel giudice spietato o quel coach motivazionale che li seguirà interiormente per il resto della sua vita.
Ma come fare se quell’entusiasmo che dovresti dimostrare non lo provi? Devi fingere?
Non c’è bisogno di fingere
La risposta è no. Fingere non è mai una buona idea. Guardare la situazione da una prospettiva diversa, invece, è un’idea eccellente. Ok, non ti interessa prendere il tè con le bambole o giocare con le macchinine ma in quel salottino (o su quella pista) una cosa che ti interessa c’è: il tuo bambino!
Osservalo mentre prepara meticolosamente la tavola o mentre dispone le automobiline in fila. Ogni momento di concentrazione è prezioso perché permette al bambino di costruire le connessioni cerebrali necessarie al suo sano sviluppo psicofisico. Osservalo mentre è completamente assorbito nelle sue attività: ti conquisterà.
Se non riesci ad appassionarti al gioco che ti propone, interessati semplicemente al tuo bambino. Osservalo con attenzione: noterai i suoi progressi, scoprirai i suoi interessi, vedrai la gioia nei suoi occhi quando gli risponderai che sì, giocherai un po’ con lui. La gioia è l’unica cosa che si moltiplica quando viene condivisa: vedere il tuo bambino felice non potrà che farti star bene: una bella dose di serotonina per tutti!
Su questo argomento leggi anche “Come fare per divertirci anche noi quando giochiamo con i bambini” di Silvia Lonardo.