Davvero Pari: le Nostre Figlie
Da diversi anni ormai Chiara parla del suo sogno di aprire un ristorante. Ieri mi ha detto che, siccome anche Zoé, la sua migliore amica, vuole fare la stessa cosa, hanno deciso di mettersi in società e di aprirlo insieme.
Mi è venuto in mente che quando ero bambina tutte, ma proprio tutte le mie amichette volevano fare lo stesso mestiere: la ballerina, e ho chiesto a Chiara se questo mestiere fosse ancora di moda. Non le è venuta in mente nessuna aspirante ballerina tra le sue amiche. Le ho chiesto allora che cosa sognano di fare, da grandi, le sue compagne di suola.
Carla vuole fare l’astronauta.
Manon la pittrice.
Louane la poliziotta.
Lola la panettiera.
Nemmeno una ballerina.
Sia ben chiaro, non ho niente contro le ballerine… anzi, ho per loro una grande ammirazione, ma mi fa piacere notare che le bambine di oggi no sognano più il tutù e il principe azzurro. Hanno sogni, progetti, idee originali. Hanno carattere.
Gloria è sempre stata l’anti-principessa per definizione. Per lei niente rosa, niente fronzoli, niente principe azzurro. Quando abbiamo visto in televisione il matrimonio di William e Kate mi ha chiesto: «Mamma, cosa bisogna fare per diventare principessa?». Le ho risposto che, se non nasci in una famiglia reale, l’unico modo per diventare principessa è sposare un principe. «Ah, ok. Allora non mi interessa» ha risposto lei.
Agli abiti con lo strascico preferisce sguazzare a piedi nudi nel fango. Alle serate di gala, grattare la schiena agli elefanti. Sempre scalza e spettinata, i vestiti sono per lei solo una fastidiosa necessità. Le sue aspirazioni per il futuro? È passata da esploratrice a documentarista, da veterinaria a DJ: la passione del momento.
Guardando le mie figlie e le loro amiche mi accorgo che abbiamo fatto grandi passi avanti. Persino Barbie, il simbolo della donna-oggetto per definizione, sta andando nella direzione giusta.
Tutto questo mi conforta perché, come ogni genitore, mi chiedo spesso che razza di mondo stiamo lasciando ai nostri figli. A volte gli eventi mi fanno temere il peggio. Poi guardo queste facce furbe, questi occhi vispi, e penso che loro realizzeranno il nostro sogno: loro creeranno la vera parità.
Come diceva Bruno Munari: Se ti rivolgi ai bambini, che sono il futuro già nel presente, e li spingi, li educhi, li porti alla creatività, può darsi che tra mille anni la vita sia diversa.
Se ti rivolgi ai bambini, che sono il futuro già nel presente, può darsi che tra mille anni la vita sia diversa. (Bruno Munari
C’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto in Paesi in cui questa rivoluzione culturale non è ancora arrivata. Ma non dovremo aspettare mille anni. I semi li abbiamo gettati, e stanno germogliando sotto i nostri occhi. Queste future donne, queste esploratrici della vita, andranno in giro per il mondo e porteranno in sé la prova vivente che il cambiamento è già in atto.
Le nostre madri hanno combattuto.
Noi stiamo educando.
Le nostre figlie saranno #davveropari.
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