Biotherm – Mia Madre ed Io
Quella nella foto sopra è mia madre, come la rivedo ancora nei miei ricordi di bambina. Sempre sorridente nonostante una vita tutt’altro che facile.
Fino al giorno in cui la situazione, da difficile, è diventata insostenibile, e lei ha capito che fare “il bene dei figli” non significa subire in silenzio ma mostrare loro, con l’esempio, che quando ci si sente in trappola bisogna reagire.
Ha tagliato i capelli, come spesso facciamo noi donne quando abbiamo bisogno di voltare pagina, ha preso baracca e burattini e ha deciso di separarsi.
Ha lottato per tenerci con sé, anche quando noi la odiavamo per aver distrutto quella che ci sembrava essere una famiglia normale.
Si è rimboccata le maniche, facendo anche due lavori alla volta per non farci mancare niente. Ci ha protette dall’inferno che stava attraversando e ha accettato la nostra ribellione e persino il nostro astio senza mai cercare di difendersi o tentare di scaricare la responsabilità sull’altro.
Ora riderà, leggendo che paragono a Gandhi, la cui strategia era lasciare che lo aggredissero, fisicamente e verbalmente, finché gli aggressori non si fossero arresi di fronte alla sua umiltà.
Così è stato per noi. È stato il suo esempio, e non le sue parole, ad aprirci gli occhi. Il suo coraggio, la sua integrità, la sua forza di volontà, e persino la sua capacità di sopportazione non potevano che suscitare ammirazione in noi figlie. Ha vinto la sua battaglia trattenendosi dal combatterla. Ha riconquistato i nostri cuori essendo semplicemente se stessa.
Ha saputo darci tutta la libertà di cui avevamo bisogno ed essere, al tempo stesso, presente. Ha saputo lasciarci andare anche quando sapeva che era sbagliato. Quando sono andata a convivere per la prima volta mi ha detto solo: “Se un giorno vorrai tornare, la porta sarà sempre aperta”. Un anno dopo sono tornata. Lei lo sapeva già, ma i giovani sono così. Devono sperimentare le cose da sé. Devono sbatterci la faccia.
E non è facile, ora che sono mamma a mia volta lo posso dire con certezza, lasciar andare un figlio quando sai che sta commettendo un errore. Né mordersi la lingua quando vorresti esclamare: “Te l’avevo detto”.
Nonostante avessimo solo 20 anni di differenza, mia madre mi ha sempre ripetuto «Sono tua madre, non una tua amica». Per quanto fosse giovane ha sempre saputo che era suo dovere essere per noi un punto di riferimento.
È stata sempre così. Presente ma mai invadente. Forte come una roccia ma mai autoritaria. C’è stata solo una persona, in tutta la sua vita, che ha trascurato: se stessa.
Ora che noi figlie siamo (più che) adulte ci piacerebbe regalarle un po’ della spensieratezza che lei ha saputo trasmetterci, senza conservarne un po’ per sé.
La scorsa settimana ho approfittato di una trasferta lavorativa per fermarmi a Torino e stare un po’ con lei. Proprio in quei giorni era arrivato il pacco Biotherm con le creme anti età da testare.
Le abbiamo provate insieme e ciascuna ha scelto la sua, in base alle esigenze della propria pelle. Io che vivo al sole e ho una pelle con lentiggini, ho tenuto per me la Blue Therapy SPF 15: l’eccessiva esposizione al sole è una delle principali cause dell’invecchiamento cutaneo, e avendo scelto di vivere in un luogo in cui il sole splende tutto l’anno, prediligo le creme da giorno con protezione solare.
A mia madre, che ha una pelle tendenzialmente secca, ho lasciato la Cream-in-oil, con olii naturali, uno zucchero marino riparatore e un estratto di Alaria Esculenta, detta anche “alga della giovinezza”.
A mia sorella Giorgia, che si avvicina pericolosamente agli -anta, abbiamo dato la Blue Therapy Accelerated, una crema levigante ad assorbimento rapido.
Rimane ancora la Lift & Blur, con effetto filler, che tengo da parte. Tanto fra poco mi servirà.
Se vuoi testare anche tu una delle creme #Biotherm della linea Blue Therapy, rispondi al questionario sul sito #Livemore: riceverai un consiglio personalizzato e il campione adatto alle esigenze della tua pelle.
#SponsoredByBiotherm