Il Karma della Condivisione

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Qualche anno fa ho pubblicato un libro dal titolo (forse) poco azzeccato: “La mia mamma sta con me: conciliare famiglia e lavoro grazie a internet “: in molti mi hanno scritto infatti dicendomi «Peccato, sarebbe andato bene anche per non-mamme, e per un pubblico di uomini,  non solo di donne». Fortunatamente in molte (sì, 100% donne, peccato!) mi hanno scritto dicendomi che il libro aveva cambiato loro la vita. C’è chi ha buttato all’aria tutto e si è messa in proprio, chi invece ha capito che quella non era la sua strada. In ogni caso la lettura è risultata utile e il libro è stato un successo (personalmente lo avrei considerato un successo anche se avesse aiutato UNA sola persona a trovare la propria strada, ma l’editoria ha le sue leggi).

Nel libro parlavo non solo di conciliazione ma anche di personal branding (in tempi non sospetti), di come trasformare il blog in una professione e di come questo potesse essere una vetrina per attività lavorative slegate dal web.

Verso la fine c’è un paragrafo dedicato ai blogger o aspiranti blogger, intitolato “In rete, l’unione fa la forza“. In questo paragrafo parlavo di come linkare e condividere contenuti utili ed interessanti prodotti da altri blogger non sia, come potrebbe sembrare ad un occhio poco attento, controproducente. I vostri lettori non vi abbandoneranno per seguire l’altro blogger ma torneranno da voi con la certezza che sul vostro blog troveranno sempre contenuti utili, siano essi vostri o di terzi. Guadagnerete in autorevolezza e diventerete un punto di riferimento. Ovviamente non si può costruire un blog basato unicamente su contenuti altrui, ma un giusto equilibrio è salutare per tutti.

Si instaura infatti un circolo virtuoso, si creano amicizie e solidarietà tra blogger, si crea un’atmosfera favorevole e piacevole, si costruisce un buon karma.

Per chi se lo stesse chiedendo, il karma è un po’ come una raccolta punti. Una scheda che ci portiamo dietro nel corso della vita (e anche oltre, per chi crede nella reincarnazione). Presentata a chi di dovere, questa scheda ci permetterà di raccogliere ciò che abbiamo seminato. Sei stato buono? Le cose ti andranno bene. Ti sei comportato male? Avrai quello che meriti. Hai linkato gli altri? Ti linkeranno volentieri. Te ne stai arroccato sulla tua montagna? Rimarrai solo.

Oggi che i blog sono davvero tanti, ma proprio tanti, e che i social network accaparrano gran parte della nostra attenzione, è più difficile scovarne di nuovi. Ebbene, spesso mi capita di scoprirne attraverso i pingback (notifiche che segnalano ad un blogger che qualcuno ha linkato ad un suo contenuto).

Ieri, ad esempio, me n’è arrivato uno: qualcuno aveva linkato al mio post sul bucato come attività montessoriana di vita pratica. Il nome del blog in questione mi ha divertita ed incuriosita: Montessori per pigri. Cliccando sul link sono stata ulteriormente colpita dalla descrizione nella pagina “about”:

Montessori è solo per ricchi.
Montessori è solo per alternativi.
Montessori è solo per bambini scalmanati.
Montessori è solo per bambini tranquilli.
Montessori è solo per creativi.
Montessori è solo per razionali.
Montessori è solo per genitori rigidi.
Montessori è solo per genitori che lasciano fare tutto.
Montessori è solo per la scuola.
Montessori è solo per il passato.
Montessori è solo per il futuro.
Montessori è solo per chi ha tanto spazio.
Montessori è solo per chi ha tanto tempo.
Montessori è solo per chi sa costruire tutti i materiali da solo.
Montessori è solo se c’è continuità tra scuola e casa.
Montessori è solo se c’è continuità dal nido alle superiori.
Montessori è sol…….

Montessori per pigri si basa su due pilastri:
1. Meglio poco che niente
2. L’ottimo è nemico del buono

Se faccio qualcosa di montessori io, può farlo chiunque.

Mi piace questa filosofia, che è la stessa che sta dietro al lavoro di divulgazione che svolgo da anni: meglio poco che niente. Non avete tempo, non avete soldi, non avete la possibilità di iscrivere i vostri figli ad una scuola Montessori? Poco male, fate quel che potete!

Tornando a Montessori per pigri, si tratta di un blog appena nato che mi ha già strappato un link sul blog e una condivisione su Facebook (questo era davvero interessante!). Direi che comincia bene… ora aspetto di vedere cos’altro ci proporrà.