Prendersi tempo
Quella di prendersi del tempo è una cura semplice per i mali dell’anima, ma che nessuno sembra permettersi facilmente.*
Come avrete notato, da un po’ di giorni il blog è fermo. Tra impegni familiari e lavorativi, ultimamente ho qualche difficoltà a trovare il tempo per scrivere su queste pagine. Ho un lavoro importante da consegnare nelle prossime settimane, e mi sto concentrando prevalentemente su quello. Una volta rispettata questa scadenza andrò a Torino per qualche giorno per stare vicina a mia mamma, che dovrà subire un intervento chirurgico. Dopodiché «sparirò dalla circolazione» per dieci giorni. Non si tratta di una «digital detox»: non scomparirò solo dal web ma anche dal «mondo reale». Dopo mesi di lista di attesa sono stata ammessa ad un ritiro di meditazione Vipassana.
La meditazione Vipassana è una tecnica che ha come obiettivo quello di trovare la causa della sofferenza (e quindi di liberarsene) all’interno di noi stessi e non fuori da noi. Il ritiro è particolarmente impegnativo per via della durata (10 giorni) e delle condizioni: nessun contatto con l’esterno, niente letture né scrittura, silenzio totale (non solo della parola ma anche nel comportamento) interrotto solo da un’oretta di discussione la sera, due soli pasti (vegetariani) al giorno, al mattino e a mezzogiorno.
Un modo per rinunciare a tutti i condizionamenti e per «spogliarsi» dai ruoli (mamma, moglie, blogger, insegnante di yoga…) che ricopriamo nella vita di tutti i giorni. Per connettersi con il proprio essere profondo, al di là di tutti questi strati superficiali. Per uscire dai condizionamenti, eliminando bramosia ed avversione. Per raggiungere l’equanimità nei confronti di tutte le creature e tutte le situazioni.
Il dolore non era soltanto un fenomeno fisico da mettere sotto controllo con una pasticca. Addestrando la mente si poteva arrivare allo stesso risultato.*
Si tratta di un appuntamento che aspetto con impazienza ma non senza una certa apprensione.
Sulla via del ritorno mi fermerò nuovamente a Torino, dove avrà luogo il salone del libro. A chi potrà esserci do appuntamento lì. Vi darò maggiori dettagli sull’ora e il giorno (seguite la pagina facebook del blog o iscrivetevi alla newsletter per rimanere aggiornati) ma passerò senz’altro sia da Gallucci che dal Leone Verde.
Le prossime saranno quindi settimane intense per me; un po’ meno per questo blog, che tornerà ad essere aggiornato regolarmente dal 18 maggio in poi.
Ringrazio tutti voi che mi seguite regolarmente, e a chi passa qui per caso raccomando di tornare: avrò un sacco di cose interessanti da raccontare!
*Tiziano Terzani, «Un indovino mi disse»