Latte a lunga… conversazione
(Foto di Leonardo)
Lo scorso 30 dicembre non è stato solo il primo compleanno di Chiara. Insieme, abbiamo anche festeggiato un anno di allattamento al seno.
Un anno di “Ma quando smetti?”, “Perché non provi a darle il biberon?”, “Non dorme? Si vede che non hai abbastanza latte!”.
Un anno di tenere poppate notturne (ebbene sì, arrivati al terzo figlio e con la prospettiva che si tratti probabilmente dell’ultimo, si arriva ad amare anche le poppate notturne) che rimarranno per sempre impresse nella mia memoria.
Non credo che, se avessi dovuto alzarmi due-tre volte a notte per preparare un biberon ne avrei un ricordo così dolce.
In questo inizio di 2010, Chiara ci sta regalando le nostre prime notti complete. Un record assoluto in casa nostra (Leonardo si è svegliato la notte fino a due anni e Gloria fino a tre!).
Contemporaneamente, inizia a muovere i primi passi. Tutti segnali che, secondo la mia personale interpretazione, indicano che è pronta ad acquisire una maggiore autonomia.
Non so per quanto ancora proseguiremo questa fantastica avventura, ma ringrazio il cielo di non aver ascoltato nessun altro che mia figlia. Di averle dato tutto il tempo, tutte le coccole, tutte le poppate, tutte le attenzioni che mi chiedeva. Di aver condiviso il letto, la vasca da bagno, e tutto quanto si poteva condividere. Perché ora che le sue gambette iniziano a sorreggerla, permettendole di vedere quante belle cose ci sono al mondo oltre la mamma, non ho nessun rimpianto.
La guardo avventurarsi alla scoperta di ciò che la circonda, sapendo che è pronta, che è forte e serena. Che il mondo è suo, tutto da scoprire.