Crafty Room
Visto che nei giorni scorsi abbiamo parlato di privacy, oggi vi apro le porte della mia "crafty room". Se non ve l'ho mai mostrata prima non è per ragioni di riservatezza, ma perché speravo di cambiare prima quell'orribile tappezzeria con le palme (ancora più orribile se pensate che si trova in una casa di legno alto-savoiarda!)
Ma i mesi passano, il tempo scarseggia, e le palme sono ancora lì. Probabilmente ci saranno ancora dopo di noi. Nel senso che questa casa è in affitto, e non contiamo di rimanerci in eterno.
Così eccomi, macchina fotografica alla mano, intenta ad immortalare quello che è diventato a pieno titolo "il mio ufficio".
Un lungo tavolo da lavoro ospita contemporaneamente computer, macchina da cucire e base di taglio. Basta allungare un braccio per passare da La casa nella Prateria a un mei tai (al momento solo su ordinazione), a Webmamans.
Una finestra velux (siamo in mansarda) proprio sopra il tavolo mi permette di avere luce naturale a volontà. Ma siccome gran parte del mio lavoro si svolge nelle ore notturne, è d'obbligo la lampada effetto-riflettore (scalda che sembra di essere su un palcoscenico).
Ecco poi lo scaffale che contiene (dall'alto verso il basso, da sinistra verso destra): una selezione delle mie stoffe preferite del momento, pronte all'uso, scatole di bottoni e accessori vari, alcuni libri presi in prestito dalla libreria al piano di sotto, che ruotano regolarmente, il dizionario francese-italiano (non si sa mai), oli essenziali per rendere l'ambiente più accogliente (per la precisione, lavanda e un mix ayurvedico per tipi vata, come me), quel che resta della nostra scorta di Bare Books. Scatole e barattoli contenenti tutto il necessario per confezionare le mie bouillottes, uno dei miei regali "last minute" preferiti, alcuni dei nastri gentilmente offerti da madame Cordier. E poi il ferro da stiro sempre pronto all'uso, indispensabile quando si cuce. Qualche scartoffia e, ai piani bassi, alcuni dei materiali dei bambini: la macchina da cucire di Gloria, qualche pezzo di feltro di lana e, ancora più sotto, scatole piene di scampoli con i quali i bambini possono sbizzarrirsi.
Ancora nastri. Qui tengo i miei preferiti…
Le mie ultime bouillottes con noccioli di ciliegia, lavanda e camomilla, in attesa di raggiungere i loro destinatari…
Sempre a portata di mano, tappetino e cuscino per la mia pausa-yoga quotidiana. Irrinunciabile.
Questo vecchio baule ridipinto contiene un vero e proprio tesoro.
Stoffe, stoffe, stoffe. E un sacco pieno di morbidissima lana merinos da tingere e da filare. Quando ne avrò il tempo.
Ultima ma non meno importante, la mia inseparabile sedia Stokke Variable Balans. Con la pelle di pecora che ho rubato a Chiara è (se possibile) ancora più comoda!
Si chiude così la visita guidata della mia stanza creativa. Prossimamente, gli ultimi aggiornamenti su alcuni dei progetti nati tra queste quattro mura.
Buon inizio di settimana!