Guest Blog: Gloria e le Vacanze in Camper

Oggi Ospitiamo Gloria, di Eco and Eco, che ci racconta le sue prime vacanze in camper con due bimbe piccole, Sveva e Siria. Un’esperienza che prima o poi proveremo anche noi…

Scrivere delle “avventure” in camper qui ne “La casa della prateria” mi sembra un po’ riduttivo, visto che Claudia negli ultimi anni ha traslocato così tante volte… 🙂


Devo ammettere che al solo pensiero di fare un trasloco con bimbe al seguito ho i brividi, anche se nel mio cuore in realtà spero di trovare presto una casa a misura dei nostri sogni…


Intanto, dopo anni di campeggio in tenda, quest’anno abbiamo fatto il grande passo, e ci siamo motorizzati. Un mesetto di ricerche per trovare il mezzo che facesse al caso nostro: non troppo piccolo, non troppo vecchio (qui ci siamo dovuti arrendere…), non troppo costoso, non troppo messo male… Alla fine abbiamo trovato uno “scassone” di 22 anni (praticamente tra poco è d’epoca) e 6 posti letto. Gli interni da sistemare un po’, qualche tessuto da ricomprare, qualche lavoretto al motore, ma nel complesso ci siamo accontentati. Per provare (anche se dopo la tenda ero sicura che ci saremmo trovati bene),  era più che sufficiente.

Le bambine hanno apprezzato tantissimo la nostra “nuova” casa mobile, e Sveva per giorni chiedeva addirittura di cenare nel camper quando rientravamo a casa la sera. Poi, finalmente, dopo una piovosissima primavera, abbiamo iniziato con le prime uscite e poi, con l’estate, con le prime vacanze. Pro e contro? I pro, nel nostro caso, superano di gran lunga i contro.

Pro:
contatto con la natura: sia che si vada in campeggio, che ci si fermi in montagna, o al mare, i bambini sono liberi di scorrazzare nelle pinete, sui prati, in spiaggia, mentre tu cucini, o fai due chiacchiere, o ti sistemi. Facciamo colazione, pranzo e cena all’aperto, dividendo spesso il pane con gli uccellini di passaggio.
praticità: non siamo costretti a cambiarci per andare a pranzo, né a pranzare o cenare ad orari prestabiliti.
libertà: l’itinerario si può preparare prima, segnando tutte le tappe… ma anche no. Cambiare o spostare la meta perché ci si vuol fermare un giorno in più (o in meno) è molto più semplice
socialità: in campeggio (e questo logicamente non vale solo per il camper) le occasioni di socializzare sono tantissime, anche e soprattutto coi bambini stranieri. E anche per noi genitori è più semplice fare nuove conoscenze, forse perché l’atmosfera del campeggio è più familiare e rilassante
Рindipendenza: si lavano insieme piatti e panni, ed ̬ una corsa a chi sciacqua per prima i bicchieri, o apparecchia il tavolino fuori
economia: una vacanza per due adulti e due bambini in camper (o in tenda) costa molto meno della stessa vacanza in albergo
tempo: rispetto alla tenda, si risparmia tanto tempo a montare e smontare tutto, soprattutto in una vacanza “on the road” in cui ci si sposta ogni giorno

Contro:
Рin alcuni paesi non sono previste aree di sosta per il camper, e nemmeno campeggi. In pratica, se vuoi visitare quel preciso paese, parcheggi da qualche altra parte e poi lo raggiungi in bici, o coi mezzi, ma non sempre ̬ possibile
– la cucina: noi (per risparmiare un po’, e perché ci piace di più) abbiamo preferito cucinare quasi sempre i nostri pasti, nel cucinotto del camper. Oltre a non aver sempre il pasto pronto, in alcuni giorni la temperatura interna a pranzo era veramente eccessiva!
– il disordine: se mantenere in ordine una casa è un’impresa, mantenere in ordine un camper è veramente impossibile!! Noi (come si vede bene dalla foto) ci abbiamo definitivamente rinunciato…
– la pioggia: quest’anno è stata una estate molto piovosa (almeno nelle mete che abbiamo scelto noi). Non proprio l’ideale per una vacanza in campeggio!

E voi? Quale è la vostra esperienza di campeggio (o camper) con i bambini?