Lavoro a Maglia: Come Creare (o adattare) un Modello

Clicca sulla foto per il tutorial del maglioncino

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno.
Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.

E’ stata mia nonna ad insegnarmi a lavorare a maglia quando ero ancora una bambina. Mi ha insegnato i punti base e mi ha spiegato come realizzare alcuni pezzi semplici. Quando, da grande, ho voluto riavvicinarmi a questa attività, è stata un’altra nonna ad “insegnarmi a pescare”.

La signora Anna, infatti, oltre ad aver allietato molti pomeriggi con il racconto delle sue avventure di mamma di tre figli in tre anni, mi ha insegnato alcune tecniche più raffinate e, soprattutto, mi ha insegnato a creare i miei modelli. Cosa che mi ha permesso di iniziare a creare partendo da un’idea e non da uno schema già definito.

Oggi vorrei “passare il testimone” e cercare di insegnarvi a mia volta a dare vita alle vostre idee. Questo post si rivolge a chi sa già lavorare a maglia e vorrebbe farlo in modo più libero e creativo.

Il primo passo consiste nel realizzare un campione. Quando realizzate un capo in base ad uno schema, potete anche saltare questa tappa  (e molte di voi lo fanno, vero?), ma se desiderate creare o adattare un modello alle vostre misure il campione è indispensabile.

Il campione vi servirà anche nel caso in cui desideriate eseguire uno schema utilizzando un filato diverso da quello previsto e/o ferri di dimensioni diverse.

L’ideale sarebbe montare un po’ più di maglie ed effettuare un po’ più di giri (ovvero di ferri lavorati) rispetto a quelli indicati in etichetta (almeno 5 maglie/5 giri in più per poter misurare in condizioni ottimali).

Prendendo come esempio quello qui sopra, quindi, montate 20 maglie e lavoratele per 27 giri. Stirate il vostro campione e misuratelo con un righello o un centimetro. Contate, in orizzontale, il numero di maglie (se lavorate a maglia rasata, un ferro a diritto e uno a rovescio, ogni maglia corrisponderà ad una sorta di “v”) necessarie per arrivare a 10 cm (ovvero il numero di maglie comprese tra lo zero e il dieci).

Poi mettete il vostro righello in verticale e contate il numero di “v” comprese tra lo zero e il dieci.

Queste misure potranno essere identiche a quelle indicate in etichetta, oppure no. E’ importante saperlo per potersi regolare. Conservate i vostri campioni o annotate su un taccuino le misure, il tipo di filato e la misura dei ferri utilizzati. Vi sarà utile se deciderete di realizzare un nuovo capo con lo stesso filato.

Ora che avete il vostro campione, siete già a buon punto.

Con due semplici quadrati e due rettangoli realizzati nelle misure giuste, potrete già ottenere un maglioncino:

Il mio maglioncino “cocoon” è molto simile a questo, con l’unica differenza che ho effettuato qualche diminuzione per lo scalfo manica. Trovate lo schema qui.

Il bordo inferiore della maglia e le estremità delle maniche sono lavorati per qualche ferro a costa 1/1 per evitare che il lavoro si arrotoli, per poi passare alla maglia rasata. La scollatura invece è lasciata a maglia rasata: qui l’effetto “arrotolato” sta bene.

Le linee tratteggiate rappresentano le cuciture.

Per realizzare un maglioncino ispirato a quello qui sopra, partite dalle misure del vostro maglione preferito. Misuratene l’altezza e la larghezza e calcolate di conseguenza il numero di maglie e di giri da effettuare.

Fate lo stesso con le maniche. Misuratene la larghezza, che andrà moltiplicata per due (la manica verrà poi piegata in due e cucita nella parte inferiore) e stabilite la lunghezza desiderata.

Quando avrete preso dimestichezza con queste tecniche, potrete cimentarvi in aumenti e diminuzioni per sagomature e scalfi manica. Vedrete che non riuscirete più a smettere!

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* i campioni indicati in etichetta si riferiscono ad un lavoro a maglia rasata (un ferro diritto, uno rovescio), realizzato utilizzando ferri della misura consigliata. Se scegliete un punto diverso o volete utilizzare ferri più grossi o più piccoli, dovete assolutamente fare un campione. In questo caso state pure abbondanti con le maglie e con i giri: i punti più elaborati sono in genere più fitti di quelli a maglia rasata.

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